Ciò che per alcune persone sono
banali coincidenze per altri sono “segni” che spingono all’azione.
C’è chi vive la propria vita da
spettatore e chi invece accoglie gli stimoli e si butta in una nuova avventura,
in un progetto in cui crede.
Ci sono progetti a cui si pensa
una sera, prima di andare a dormire, e al risveglio sono già diventati una
nuvola di fumo. E ci sono progetti validi, che necessitano di impegno e aiuto
per essere realizzati ma danno infinita soddisfazione.
L’entusiasmo non nasce quando si
raggiunge un traguardo ma inizia a crescere prima, durante il viaggio per
arrivare alla meta.
I progetti veri sono quelli in
cui non crede una sola persona bensì quelli capaci di coinvolgerne tante.
Perché se si crede in qualcosa
bisogna dirlo e se si può aiutare qualcuno bisogna farlo.
Se il racconto/richiesta che
segue coinvolgerà voi tanto quanto ha stupito me avrò centrato l’obiettivo.
Le coincidenze non avvengono per
caso. E si può sempre fare qualcosa.
E’ la storia di Laura, attrice teatrale. E del suo progetto. Un
progetto che ha bisogno di noi.
Michael Rodgers (attore, insegnante e
regista), in seguito a un monologo/audizione, consiglia a Laura di leggere "Beast on the Moon" di Richard Kalinoski, una storia d’amore tra due
giovani sopravvissuti al genocidio armeno del 1915.
Lo stesso giorno un caro amico di Laura le
invia il video di un brano suonato con uno strumento armeno antico, realizzato con il legno di albicocco.
Il giorno successivo viene restituito a Laura
un libro da cui cade il biglietto da visita di Gariwo, fondato
dal console onorario armeno.
La sera stessa Laura scopre che la tata dei suoi
figli sta leggendo "La masseria delle allodole".
“L’Universo
mi sta dando dei segnali. Sono proprio una demente se non li ascolto!!” Questa
è la reazione di Laura.
Legge
quindi il libro e si ritrova in lacrime.
La
libertà, l’amore e il rispetto sono le tematiche presenti che la emozionano.
Ciliegina sulla torta “per concludere i
segnali dell’Universo”: una domenica pomeriggio Laura va al cinema a vedere uno
spettacolo sulle vittime di guerra. Davanti all’entrata c’è un banchetto di Amnesty International. Dopo due giorni Amnesty conferma a Laura che supporterà il suo sogno.
“Questo, per me, vale così tanto!! Dà un
senso a tutto il lavoro che sto facendo e mi rende orgogliosa di fare questo
mestiere. Non è per me, che lo faccio. Non è per la mia carriera. È per Seta
Tomasian. È per i bambini bruciati vivi nelle
grotte durante le deportazioni. È per le madri costrette ad abbandonare nel
deserto i figli che non riuscivano più a tenere in braccio. È per i ragazzini
costretti a vestirsi da bambine per non essere fucilati solo perché maschi. È
per loro che lo faccio. Sono loro che meritano il mio rispetto. Ed il vostro
sostegno.”
Dopo
aver letto questa serie di coincidenze ho pensato a tutte quelle volte in cui
si rimane indifferenti di fronte a progetti importanti o a sogni altrui perché
venire coinvolti si pensa implichi fatica, impegno.
Aiutare
gli altri fa bene. Possiamo aiutare, tramite Laura, una causa importante. Anche
stando comodamente seduti davanti a un pc! Non ci sono “non ho tempo”, “magari
più tardi”, “non saprei cosa fare” che tengano”.
Come?
Diffondendo QUESTO LINK e anche diventando finanziatori (contributo
minimo di 10 dollari). Video,
locandine dello spettacolo e musica armena sono ringraziamenti tangibili offerti
in cambio di una donazione.
“La somma che raccoglieremo ci aiuterà a
creare la base di questo sogno, che comunque verrà realizzato”.
Michael Rodgers ha accettato di seguirne la
regia
Michele Venitucci vestirà in panni di Aram
Tomasian
Lei è Laura Anzani
Cosa
aspettate?
Spargete
la voce!
A.
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