http://coccaon.deviantart.com/ |
Immergersi, anche per un breve viaggio, nel Giappone è davvero spiazzante (anche per chi, come me, era ben preparata a quello che poteva trovarsi davanti): dovete immaginare un paese ricco di cultura, usi, costumi e tradizioni vecchie quanto le nostre e che però con noi non hanno nulla a che vedere!!
http://coccaon.deviantart.com/ |
http://coccaon.deviantart.com/ |
http://coccaon.deviantart.com/ |
Si passa dal cemento di Tōkyō, troppo grande, troppo sgargiante, troppo tutto alla mistica tranquillità di Kyōtō, con le sue case di legno, gli aironi in mezzo alla città, le colline con i templi, i kimono che tutte le donne (dalle bambine alle signore anziane) indossano anche solo per uscire a fare la spesa e le lanterne di carta di riso, a segnare i locali, che sembrano galleggiare nell'aria.
http://coccaon.deviantart.com/ |
http://coccaon.deviantart.com/ |
E altrettanto spiazzante è anche il cibo giapponese (di cui io sono una grandissima fan), pulito, lineare, essenziale, terribilmente più elegante di qualsiasi altro piatto etnico, e con, anche qui, regole, sapori, abbinamenti e usi che non possiamo nemmeno sospettare. Mi ci sono voluti pochissimi minuti per affezionarmi alle ciotoline di riso, alle bacchette e alla soia (che è praticamente presente sotto qualsiasi forma!!). Così, una volta tornata a casa mi sono cimentata con la cucina giapponese, ricercando i sapori trovati nel lontano paese del Sol Levante e constatando che molti piatti sono davvero facili da fare: bastano solo pochi prodotti per creare mille piatti e quasi tutti di una semplicità disarmante; per di più, dopo un paio di giorni di cucina giapponese, durante il mio soggiorno nipponico, mi sono accorta che mi faceva sentire proprio bene!
http://coccaon.deviantart.com/ |
La ricetta che vi voglio proporre è quella dell'ONIGIRI (che si pronuncia "onighiri"), la palletta di riso avvolta nell'alga che tutti, da bambini, abbiamo visto divorare almeno una volta dai protagonisti delle nostre serie animate preferite.
Siccome i giapponesi non sono abituati al pane, i loro panini sono a base di... riso! Eh si! L'onigiri infatti non è altro che un triangolo o un palla di riso pressato, ripieno con un po' di qualsiasi cosa e avvolto con un pezzo d'alga nori; per quanto riguarda il ripieno ci si può sbizzarrire, generalmente sono ripieni di tonno, salmone o gamberi cotti, eventualmente mescolati con un poco di maionese. In ogni caso l'onigiri è una prelibatezza spettacolare; in Giappone si trova ovunque, anche al supermercato, già confezionato, ma è molto semplice farlo a casa.
ingredienti:
*riso cotto (gohan -- per la ricetta potete vedere qui: http://www.corriereasia. com/giappone/blog/ricette_ cucina_giapponese/2007/01/ shiro_gohan_il_riso_bianco_ gia.shtml)
* alga nori
Il riso deve essere tiepido, quindi se è freddo scaldatelo un po' nel microonde.
Procurarsi una ciotola d'acqua e una ciotola con del sale.
Bagnarsi le mani, sfregarle con un po' di sale e poi prendere un pugnetto di riso caldo. Modellare il riso a forma, anche grossolanamente, di triangolo o palletta, e formare un incavo. Deporre nell'incavo un cucchiaino di ripieno a scelta (io consiglio il gambero cotto, ma anche il sashimi di salmone è buonissimo!) e chiudere con un altro po' di riso.
Dare alla polpetta di riso una definitiva forma trinagolare o a palla e premerlo bene, in modo che sia bello compatto.
Avvolgere il triangolo nella pellicola e metterlo a riposare al fresco (in frigorifero andrà benissimo).
Prima di mangiarli, a piacere piegare un quadratino di alga nori intorno alla base del triangolo o su un lato della palletta (in questo modo l'alga rimane più croccante).
Non mi resta altro che augurarvi: いただきます!!
C.
Nessun commento:
Posta un commento