Un conto è vedere un vestito indossato da una modella, un
altro è quando lo proviamo noi.
Un conto è vedere un vestito ad una sfilata, che
contestualizza la collezione dandole un senso, un altro è provare a immaginare
quello specifico capo indossato da noi, nella vita di tutti i giorni o anche
solo in un’occasione particolare.Ça va sans dire.
Nel complesso l’outfit presentato nella foto sopra è carino.
Presi singolarmente però quei jeans sono importabili.
Non è un pantalone stile Capri e nemmeno il cosiddetto “pinocchietto”, sta bene alla modella e a poche altre fortunate come lei sulla faccia della terra. La lunghezza non slancia e, per di più, nella parte finale i jeans si allargano (c’è la possibilità di chiuderli con i bottoni per fortuna).
I ricami non sono né bon ton, né neo romantici, sembrano piuttosto voler evocare un look da “Casa nella prateria”.
Uno stile tra il texano e il cavallerizzo che non rientra però in nessuna categoria.
Se rimuovessimo l’etichetta con la griffe e trascurassimo il fatto che fanno parte della collezione autunno/inverno 2012-2013 di Isabel Marant, potremmo tranquillamente trovarli nel cestone delle offerte di un outlet. Forma non innovativa e ricami poco accattivanti. Per non parlare delle cuciture a contrasto.
Pollice rivolto verso l’alto invece per la versione in bianco. Il pantalone assume un tono più romantico e sofisticato. Il colore e la lunghezza rendono però il capo maggiormente indossabile in estate.
Disponibile anche in bordeaux. Questa versione sembra avere un suo perché, le cuciture bianche e giallo-dorate e i bottoni conferiscono questa volta sontuosità e importanza al capo. L’accostamento dei colori richiama atmosfere reali, sdrammatizzate dalla camicia stile texano, indossata dalla modella.
A.
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