La gentilezza è spesso come una ballerina ultra flat: non colpisce al primo sguardo ma lascia la traccia della sua smisurata eleganza. Sebbene nera, semplice e sprovvista di pietre swarovsky, non passa inosservata. Meno chiacchierata di un tacco 12 all’ultimo grido ma molto più versatile, comoda ed evergreen.
Ogni persona di questo pianeta può metaforicamente scegliere ogni mattina se indossare un paio di ballerine oppure i tanto discussi high heels.
Sorridere augurando buona giornata ad uno sconosciuto oppure suonare al clacson appena scatta il semaforo verde; chiedere cordialmente scusa oppure controbattere pur di aver ragione a tutti i costi; fare osservazioni costruttive oppure criticare mettendosi un gradino più in alto.
Apparentemente vince il più forte, quello che alza la voce, dice parole ad effetto - uno stile da tipico talk show trash all’italiana – ma pensate alla verità celata in questa antica iscrizione:
Più sapeva, più taceva.
Più taceva, più sapeva.
Più taceva, più sapeva.
Alcune volte si ha ragione ma non si riesce a dimostrarlo; altre volte si ha ragione ma il modo in cui si dimostra ci porta immediatamente dalla parte del torto; altre volte non si ha ragione ma si pretende di averla a tutti i costi, diventando persino presuntuosi.
Ciò che veramente importa è essere consapevoli di aver agito correttamente e non sbandierare il proprio punto di vista alla ricerca di consensi per screditare l’accusato.
L’insicurezza cerca seguaci, la fermezza e la convinzione stanno silenziosamente a guardare così come un paio di Armadillo by Alexandre Mc Queen devono essere spiegate, motivate e giustificate mentre un paio di classiche decollete non necessitano di parole.
Ogni giorno si può scegliere di intraprendere una battaglia contro qualcuno oppure imparare ad essere gentili, fare osservazioni educate e chiedere scusa.
Essere chic parte da dentro, altrimenti non c’è abitino bon ton che tenga!
E anche se indossiamo tacco 12, zeppe, Armadillo, borchie e biker boots siamo cortesi.
A.
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