Les mascottes di Maju

La storia di Marta Junoskj sembra quella di un film: venuta in Italia dodici anni fa per un viaggio dal lontano Brasile - dove è nata da nonni di origine russa e mamma latina - non è più tornata a casa perchè ha trovato l'amore. Ora Marta ha un negozietto tutto suo, dove si possono trovare le sue creazioni in patchwork, nate da stoffa, ago e cotone. Dietro a LES MASCOTTES DI MAJU c'è tanta tanta passione: dalla fase creativa con il disegno, il taglio e il cucito fino alla fase di vendita nel suo laboratorio in via Garibaldi 7, nel centro storico di  Castro, cittadina della costa salentina. 


Ci sono passata per caso durante le ferie e non ho potuto fare di meno di fermarmi, osservare quel negozietto che sembrava fuori dal tempo ed entrare: ci sono stoffe coloratissime ovunque, un bancone di legno, una bellissima macchina da cucire e tantissime creaturine, quelle che Marta chiama le sue "mascottes". 


Non si può che rimanere incantati perchè nonostante tutte le creazioni siano cucite attraverso una tecnica tradizionale e già vista, quella del patchwork - che consiste nell'unire pezzi di stoffa di origini e materiali differenti - quello che colpisce è la cura con cui gli scampoli vengono scelti, accostati e assemblati; Marta infatti gira il mondo alla ricerca delle  stoffe più originali: sceglie quelle disegnate da giovani designer, cotone 100%, dai colori accesi e dalle fantasie sorprendenti, che arrivano da lontano; l'importante è che siano uniche! Ed ecco che allora le sue creazioni non sono solo dei classicissimi manufatti in patchwork: c'è di tutto, dai portamonete alle bamboline, dai beauty alle gallinelle, dal kit di assemblaggio per costrure un gufetto - adoro!! - ai portachiavi. E poi ci sono i gatti (clicca qui per dare un'occhiata!), il pezzo forte della collezione. 




Le mascottes di Maju possono essere dei compagni di gioco per i più piccolini, possono arredare la casa e le camerette, ma - come dice Marta - sono prima di tutto dei portafortuna: «Il più venduto è il gatto nero, e nessuno, giuro, me lo ha mai portato indietro».  :)






c.

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