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venerdì 30 ottobre 2015

PAESE CHE VAI, ROSSETTO CHE TROVI

Non sono solo la lingua, il cibo, le abitudini e le tradizioni a cambiare da paese a paese, ma anche il contenuto delle borse delle donne, nello specifico stiamo parlando della pochette dedicata al make up: è normalissimo che ogni donna sia fedele e affezionata ad un colore di rossetto diverso, ma uno studio realizzato dall'aeroporto Heathrow di Londra ha evidenziato come esista una relazione tra le nuance dei rossetti e le abitudini di bellezza delle donne di paesi e città diverse.
Le londinesi preferiscono un colore nude intenso, a Milano e Atene invece il colore che impazza è il fucsia, nelle pochette trucco delle donne di New York ci sono principalmente lipstick dai toni rosso classico, sulle labbra delle cittadini di Helsinki c'è la nuance rosso intendo e invece su quelle di Hong Kong c'è il color corallo. Date un'occhiata!




E come non proporvi i bellissimi rossetti di Hedley Wiggan, che sono modellati sui simboli delle principali città del mondo riprodotti in versione miniata sui lipstick? Dalla Tour Eiffel alla Statua della Libertà, passando dal Big Ben, un viaggio del mondo in punta di labbra, con effetto brilliant, mat oppure glossy!!



 c.

fonte MarieClaire.it

venerdì 23 ottobre 2015

I tacchi troppo alti non sono eleganti. Parola di Manolo Blahnik.


“Le altezze vertiginose cambiano il modo di camminare e non è più la stessa eleganza”.
Sembra incredibile ma a pronunciare queste parole è stato Manolo Blahnik, arrivato a Milano per presentare la sua monografia illustrata “Manolo Blahnik. Gesti fugaci e ossessioni”.
Il suo nome da sempre è stato considerato sinonimo di tacco a spillo ed è impossibile non menzionare a proposito le décolleté rese celebri da Carrie in Sex and the city o da Sofia Coppola in Marie Antoinette.



Eppure, ha dichiarato che il tacco più elegante per una donna è alto 3 cm e, se si vuole qualcosa di più alto, consiglia una misura massino di 8-9 cm.
Al bando le altezze vertiginose ma anche le ballerine perché “nessuno le ha più indossate con al stessa grazia delle francesi, di Brigitte Bardot”.
Se pensate che si sia convertito a una calzatura comoda vi sbagliate: “On no, odio le sneakers, quelle proprio no”.

Il suo giudizio non si ferma ai piedi.
“Arrivando a Milano ho visto tanti, troppi jeans e io non ho mai amato i jeans”.
Tanto trovava divine, curate e sofisticate le milanesi negli anni Sessanta, quanto oggi adora le londinesi e le newyorkesi per eleganza.

La sua nuova frontiera sono le clutch. Ne ha disegnato la sua prima collezione, impreziosendole con pietre e swarovski, colorandole con tinte brillanti e ricoprendole in satin e crêpe.
Ma attenzione, tenete bene a mente che è “terribilmente old fashion abbinare scarpe e borsa. Se proprio si vuole accostare lo stesso colore, allora che siano due stili diversi. Per esempio una borsetta da sera con scarpe raso terra”.

Parola di Manolo Blahnik.


A.

giovedì 22 ottobre 2015

LA COLLEZIONE UNISEX DI XIMON LEE PER H&M

Arriva oggi negli store selezionati e sullo shop online di H&M la primissima collezione unisex proposta dal brand svedese e disegnata da Ximon Lee.








Unisex davvero, gonne pantalone, felpe, camicie e giacche identiche, per lui e per lei, perfettamente interscambiabili; questa è la piccola capsule collection (solo 8 pezzi!) che il giovane stilista cino-americano ha voluto proporre ai fan di H&M: una giacca, un top in cotone oversize con stampa dine, pantaloni in tela di jeans, un leggings effetto denim, una maglia lavorata jacquard e un paio di shorts in denim, capi in cui i volumi scolpiti e i tessuti strutturati la fanno da padrone. 











Otto semplici pezzi che però sono perfetti sia per lui, che per lei! :)

c.


mercoledì 21 ottobre 2015

L'ananas di Pols Potten



Sembra diventato un connubio inscindibile: non c’è rivista fashion che non venga abbinata all’ananas di Pols Potten.
Vogue , Elle, Marie Claire riposti ordinatamente su tavolini di design e sormontati dal famoso frutto esotico in ceramica.
Eccentrico e di design, questo soprammobile sembra essere desideratissimo.

Oro, argento, bianco o nero? Io dico bianco!






 Immagini da Pinterest

A.

lunedì 3 agosto 2015

come vedono la moda i bambini


L'artista spagnola Yolanda Domínguez - impegnata a sviluppare progetti su temi sociali, sul consumismo e sulle politiche genere - in uno dei suoi ultimi lavori ha fatto analizzare ad un gruppo di bambini di 8 anni, durante un'intervista, fotografie di pubblicità di moda ed editoriali più o meno famosi.


«Sembra spaventata», dice uno. «Sembra… povera», aggiunge un altro. La bambina con gli occhiali va subito al sodo: «ha bisogno di un kit del pronto soccorso per essere curata». «O forse è ubriaca» taglia corto un'altra piccola, con l'innocenza dei suoi 8 anni. I commenti di questi bambini si riferiscono ad una modella protagonista di una campagna pubblicitaria di una marchio di abbigliamento.





La visione pura e senza filtri dei bambini mette in primo piano la violenza implicita di alcune di queste immagini e la disparità di trattamento tra uomini e donne: i primi sono sempre di bell'aspetto, salutari, felici, quasi dei "supereroi", invece le donne sono sole, hanno espressioni tristi, corpi magri che sembrano malati. «Sono solo i bambini a percepire la violenza con cui le donne sono rappresentate negli editoriali di moda?», si chiede (e ci chiede) Yolanda Domínguez al termine del video.
E la risposta che probabilmente si sta insinuando nella nostra testa, la dice lunga sul livello di assuefazione a cui noi “grandi” siamo ormai arrivati, se ci vogliono i bambini a farci vedere davvero quel che in fondo è continuamente davanti ai nostri occhi!

c.

fonte: frizzifrizzi

venerdì 31 luglio 2015

il decalogo della gentilezza


Nel film "Cenerentola" di Kenneth Branagh la mamma della protagonista, in punto di morte, dà un consiglio prezioso per tutti: < Abbi coraggio e sii gentile! >
Passata di moda e ora ritornata sulla cresta dell'onda, grazie a tanti libri e film (Elogio della gentilezza di A. Philips e B. Taylor / Il piacere della gentilezza. Piccolo trattato sulla buona educazione nell'era globale di B.Buffon ), la gentilezza può rivelarsi un'arma vincente, anche se non è sempre facile. 
C'è chi ci crede così profondamente da creare un movimento internazionale per convincere la gente ad uscire dal tunnel autodistruttivo del narcisismo, il World Kindness Movement; in Italia l'associazione affiliata è la Gentletude, che organizza corsi per tutte le età gestiti da volontari e pubblica newsletter.




Ecco il decalogo della gentilezza
1. Gentili si diventa, non si nasce: i bambini puntano i piedi e non condividono mai i loro giochi, ma cambieranno. Almeno lo si spera per loro, ma devono allenarsi duramente e fin da piccoli. Se fin dall'inizio ci si esercita a far sedere una persona anziana sulla metro, da grandi non si sdraieranno mettendo i piedi sui sedili dei mezzi pubblici. 
2. Non da soli: la gentilezza è alla base delle relazioni, significa ritenere l'altra persona degna di rispetto e ascolto.
3. Ingrediente base è la fiducia: se pensi che l'altro sia un nemico, difficile allora comportarsi bene; scuola e famiglia dovrebbero insegnare ad avere fiducia nel prossimo. Un esempio dagli USA? Arriva un nuovo vicino, per evitare dissapori e disagi, fate un pensierino!
4. Convenienza: comportarsi gentilmente permette sempre - o quasi! - di essere trattati a nostra volta con gentilezza. Spiegare con garbo ai pazienti perché il medico è assente aiuta a non essere presi per il collo; dimostrare interesse verso un nuovo collega, rafforza il senso di appartenenza.
5. Con la crisi, ancora di più: oggi, con la crisi e le frenesia del nostro tempo, le carinerie sono un lusso e una perdita di tempo. Invece no, perché proprio in questi momenti si deve dar valore a quelle piccole cose che fanno stare bene, a volta basta un sorriso, che è pure gratis!
6. Aiuta a far carriera: l'impiegato gentile ha sempre l'attenzione di tutti, creando coesione; non strumentalizza il proprio ruolo, ma con una buona parola oggi e una domani, i collaboratori daranno il meglio; un manager gentile sa anche essere anche autorevole.
7. E' un deterrente: aiuta moltissimo nello smontare l'aggressività, nostra e degli altri. In situazioni difficili meglio sorridere e distendere l'atmosfera per risolvere il tutto.
8. Conta l'originale e non le imitazioni: la gentilezza p reciprocità, non strumentalizzazione; non meccanica ripetizioni di lezioni imparate controvoglia, come quando si cede il post sul tram alla donna incinta non perché ce l'hanno detto, ma perché è giusto che sia così!
9. Le parole chiavi sono generosità, autenticità e empatia: bisogna mettersi nei panni degli altri; quando si è in coda al supermercato far passare avanti chi ha un carrello semivuoto non ci costa nulla, la prossima volta potrebbe toccare a noi!
10. Niente "mors tua, vita mea", meglio "vita tua, vita mea": più facciamo cose per gli altri, meglio stiamo noi; con la gentilezza diamo il meglio e facciamo una bella figura, anche con noi stessi!
c.

fonte: iodonna.it

giovedì 16 luglio 2015

Dressyoucan: il noleggio abiti che crea dipendenza


Immagina un armadio infinito di vestiti da sogno.
Immagina di indossare quell’abito lungo, che non ti sei mai decisa a comprare.
Immagina di cambiare stile ogni volta che vuoi, con un semplice click.
Immagina di non dover più immaginare.
Dressyoucan: Scegli, indossa, divertiti e restituisci!





Sfoglia il catalogo online di Dressyoucan, fatti guidare da un Fashion Team, trova l'abito giusto per te e poi prenota il tuo look, scegliendo la durata del noleggio, la data e l'indirizzo di consegna e poi... Non ti resta solo che divertirti e sentirti bellissima!



Dressyoucan nasce da un viaggio, un'amicizia e... Da un giubbotto di pelle, sciancrato, finemente borchiato, nero, innegabilmente sexy e evergreen, appeso ad una gruccia di un negozio di Marrakech, ultima taglia 44. Ci sono donne per cui niente conta di più dell'amicizia e ci sono donne che per un bell'abito calpesterebbero anche la migliore amica. E poi ci sono le ragazze di Dressyoucan, che di fronte al dubbio amletico "mi aggiudico il giubbetto dell'anno o lascio che ad essere felice sia la mia amica" hanno avuto un lampo di genio: creare un armadio delle amiche, dove poter trovare risposta ad ogni desiderio, in cui poter andare a pescare quando, nel tuo armadio pieno di vestiti, ti ritrovi con nulla da mettere; dove ci sono nuove tendenze che ancora non si conoscevano; dove scoprire che quell'abito che poteva indossare solo la tua amica, sta bene anche a te; un armadio dove appendere il giubbotto dell'anno senza sensi di colpa perché ad indossarlo saranno le amiche, a turno. L'importante infatti non è possedere quel capo che si è sempre desiderato, ma poterlo indossare ogni volta in cui lo si desidera, lasciando quasi intatto il proprio conto corrente!
Il grande potere di DressYouCan è quello di dare ad ogni donna un armadio pieno di possibilità (senza alcuna responsabilità).




Dressyoucan crede nel made in Italy e lo rilancia a proprio modo proponendo e promuovendo giovani talenti italiani e prodotti di aziende italiane. La sezione i nostri designers è pensata proprio per dare risalto ai migliori designers emergenti, ancora poco noti al grande pubblico.



Inoltre hai a casa un vestito griffatissimo che hai comprato per un’occasione speciale ma che poi è finito a prendere polvere nell’armadio? In un momento di shopping compulsivo hai acquistato un capo o un accessorio da urlo che però nella vita di tutti i giorni, non ti senti mai di indossare? Hai cambiato gusti, forma, taglia e sei stanca che il tuo guardaroba straripi di abiti che non rispecchiano chi sei oggi? DressYouCan ti dà la possibilità di mettere a frutto tutti questi tesori inutilizzati. Fai ordine nel tuo armadio, ottimizza la tua passione per lo shopping e inizia subito a guadagnare!


Prestare attenzione. Il noleggio abiti che crea dipendenza

c.

mercoledì 15 luglio 2015

10 consigli per ragazze alla conquista del mondo


Claudia De Lillo - alias Elasti - è una super mamma di tre figli maschi e di questa sua esperienza ne ha scritto in un blog molto seguito; da poco è uscito anche un manuale "Dire, fare, baciare!" che però spiega una cosa deve fare una ragazza per conquistare il mondo ed essere felice.



Ed ecco qui i suoi consigli:
1. Abbi sogni giganteschi e ambizioni smisurate.
2. Pensati capace di fare qualsiasi cosa.
3. Ricordati sempre che siamo tutte sulle stessa barca.
4. Fregatene. Dei peli, dei capelli a carciofo, della cellulite, delle tette troppo grandi o troppo piccole, delle mille imperfezioni che sono dettagli ma ti sembrano inguardabili enormità. La perfezione è per gente senza fantasia. E i maschi sono ben più imperfetti di noi.
5. Ridi, il più possibile, soprattutto di te stessa. Il senso dell'umorismo e l'autoironia possono salvarti la vita.
6. Tieni presente che tra dieci o quindi anni, quando salteranno fuori quelle fotografie in cui oggi ti sembra di essere orribile, ti vedrai fantastica e bellissima. E avrai ragione allora, non certo adesso.
7. Prima o poi l'amore arriva, come dice Stefano Benni in un suo libro. Quando non te lo aspetti, quando non lo cerchi, quando non ci pensi. Ma lui arriva per forza!
8. Se il corpo e la testa non vanno insieme, aspetta chi resta indietro! Vale sempre, nella vita. A maggior ragione con te stessa. Se hai un corpo da donna e una testa da bambina, dai tempo anche a lei di diventare grande prima di lanciarti dal trampolino. E viceversa.
9. Non permettere a nessuno di non avere rispetto per te o di farti paura o male. La violenza è per uomini piccoli e, dagli uomini piccoli, le donne devono tenersi alla larga.
10. Amati, perdutamente. Perché se non sai amare te stessa, amare gli altri è molto più difficile.


c.

lunedì 6 luglio 2015

MORGANA CREA

Morgana Crea è un piccolo brand artigianale di accessori - borse, marsupi e zaini - e gioielli eco-friendly realizzati con materiali di recupero, principalmente camere d'aria e pellami provenienti da aziende italiane. 


Dietro a Morgana Crea ci sono le mani e la mente di Ilaria Martorana, che vive a Torino, dove si è trasferita per studiare psicologia parecchi anni fa, ma originaria della Liguria; durante gli studi la passione creativa di Ilaria si è tradotta in corsi di formazione come sarta teatrale e come stilista, piccoli lavori in atelier per poi dedicarsi al suo eco-brand.
Tutto il lavoro di Ilaria è completamente artigianale, anche nel caso dei gioielli, che apparentemente possono sembrare realizzati con taglio laser, ma che in realtà sono realizzati a mano utilizzando solo strumenti come forbici, bisturi e una fustellatrice. Anche le borse e gli accessori sono realizzati con una lavorazione esclusivamente artigianale. Per questi motivi i prodotti di Morgana Crea sono pezzi unici, originali o al massimo serie limitate e curatissimi in tutti i dettagli.











L' obiettivo principale di Ilaria è realizzare qualcosa che contrasti rispetto materiale di partenza, qualcosa che risulti elegante e dalle linee pulite, nonostante la base sia camera d'aria o pellame di recupero, salvaguardando l'ambiente e proponendo uno stile di vita sostenibile, dando nuova vita e nuovo uso a materiali di recupero e di scarto.
Gli accessori di Morgana Crea posso essere acquistati sullo Etsy shoponline di Ilaria. 


c.