“Le
altezze vertiginose cambiano il modo di camminare e non è più la stessa
eleganza”.
Sembra
incredibile ma a pronunciare queste parole è stato Manolo Blahnik, arrivato a
Milano per presentare la sua monografia illustrata “Manolo Blahnik. Gesti
fugaci e ossessioni”.
Il
suo nome da sempre è stato considerato sinonimo di tacco a spillo ed è impossibile
non menzionare a proposito le décolleté rese celebri da Carrie in Sex and the
city o da Sofia Coppola in Marie Antoinette.
Eppure,
ha dichiarato che il tacco più elegante per una donna è alto 3 cm e, se si
vuole qualcosa di più alto, consiglia una misura massino di 8-9 cm.
Al
bando le altezze vertiginose ma anche le ballerine perché “nessuno le ha più
indossate con al stessa grazia delle francesi, di Brigitte Bardot”.
Se
pensate che si sia convertito a una calzatura comoda vi sbagliate: “On no, odio
le sneakers, quelle proprio no”.
Il
suo giudizio non si ferma ai piedi.
“Arrivando
a Milano ho visto tanti, troppi jeans e io non ho mai amato i jeans”.
Tanto
trovava divine, curate e sofisticate le milanesi negli anni Sessanta, quanto
oggi adora le londinesi e le newyorkesi per eleganza.
La
sua nuova frontiera sono le clutch. Ne ha disegnato la sua prima collezione,
impreziosendole con pietre e swarovski, colorandole con tinte brillanti e
ricoprendole in satin e crêpe.
Ma
attenzione, tenete bene a mente che è “terribilmente old fashion abbinare
scarpe e borsa. Se proprio si vuole accostare lo stesso colore, allora che
siano due stili diversi. Per esempio una borsetta da sera con scarpe raso terra”.
Parola
di Manolo Blahnik.
A.
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