L’idea che sottende la
creazione di Lammily è nobile: insegnare ai bambini l’accettazione del proprio
corpo allontanandoli dagli stereotipi mediatici.
Il creatore stesso, l’artista
Nickolay Lamm, ha vissuto sulla propria pelle il disagio provocato da un corpo
che non si accetta e l’ha trasformato in una vera ossessione. Dopo numerosi
sacrifici e raggiunto l’indice di massa corporea prefissato, la soddisfazione
non è comunque arrivata. Non ci si accontenta mai.
Attraverso una raccolta di
fondi online è nata Lammily, definita la Barbie “normale”, con proporzioni più
naturali (meno seno, fianchi più larghi e altezza non troppo elevata) e dotata
di una serie di adesivi che simulano acne, cicatrici, smagliature.
Una serie di inestetismi
rendono questa bambola più reale.
La risposta del pubblico è
stata positiva: in soli otto giorni dal lancio del progetto 13.000 sostenitori
hanno preordinato oltre 17.000 bambole. La serie completa comprende diverse
etnie e diverse taglie, in grado di dare una visione completa della società
contemporanea.
L’artista mira inoltre ha
produrre pezzi unici che rappresentino atleti, star dello spettacolo, attori e
cantanti.
Siamo sicuri che Lammily, l’Anti-Barbie, sia il tramite giusto per veicolare questo tipo di messaggio?
A.
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