I cambiamenti più rivoluzionari nella storia della moda arrivarono giusto dopo la guerra, con il lancio del New Look creato da Christian Dior, che irruppe nel 1947 come reazione all’austerità post guerra, sebbene sia evidente che alcune tracce di questo stile erano già apparse dal 1939.
Christian Dior, nato in Francia da una famiglia di industriali, lasciò gli studi in Scienze Politiche e si dedicò al mondo dell'arte, finché non fu chiamato per il servizio militare. All'inizio degli anni Quaranta, Dior cominciò a lavorare nella casa di moda di Lucien Lelong, dove diventò uno dei principali stilisti e per tutta la durata della seconda guerra mondiale, Christian disegnò abiti per le mogli degli ufficiali nazisti.
Al termine della guerra, nella seconda metà del 1946, Dior aprì un suo atelier a Parigi e grazie anche al temporaneo allontanamento dalle scene di Coco Chanel, Christian riuscì nell'impresa di rivoluzionare la moda degli anni Quaranta, introducendo uno stile e un'idea di femminilità completamente nuovi.
Il New Look disegnava una silhouette con una vita di vespa ed un corpetto attillato che valorizzava il petto e i fianchi, mentre l’orlo della gonna si ampliava e abbassava, tutto questo con l’ausilio di tagli ingegnosi del tessuto, imbottiture e steccature.
Per raggiungere questo look la maggior parte delle donne aveva bisogno di un indumento intimo altamente costrittivo, poteva essere una fascetta elastica o un reggiseno lungo fino alla vita o nei casi più difficili una sorta di scafandro che stringeva la figura dalle spalle alle cosce. Il punto vita era particolarmente rinforzato con cinte e stringature aggiuntive. Per ovvi motivi (l'abbondante uso di tessuti raffinati e costosi, che sostituirono il panno usato durante la guerra) al lancio del New Look non seguì immediatamente un cambiamento di tendenza, le donne occidentali faticavano a riprendersi dalla guerra e solo le appartenenti ad una classe privilegiata poté cogliere al volo il fascino della nuova moda.
Le innovazioni destinate a segnare la moda dei prossimi anni Cinquanta, erano:
* il busto, che per stringere la vita così come richiesto dalla nuova moda, il arrivò gradualmente fin sotto il seno riuscendo a garantire una vita di vespa con l’ausilio dei nuovi tessuti elastici.
* la guêpière, indumento inventato da Marcel Rochas nel 1945 e che prende il nome dal francese guêpe (dal latino vespa, in riferimento al vitino di vespa che il suo uso riusciva ad ottenere). La guêpière era destinata a rimanere un capo di vestiario intramontabile, ma nella versione anni Cinquanta la sua confezione era molto simile a quella di un corsetto del secolo precedente, con una potente steccatura alla quale si aggiungevano due ferretti semicircolari che contornavano i seni; era allungato fino ai fianchi dove terminava con i sospensori del reggicalze. Esso alternava tessuti rigidi ed elastici ed era chiuso sulla schiena con una serie di ganci o lacci che assottigliavano la vita. Poteva avere o meno le spalline.
Fu anche il primo ad associare sistematicamente lo stile degli accessori alla linea dei vestiti, vendendo, insieme ai modelli, scarpe, borsette, foulard, profumi e perfino lo smalto per le unghie.
Morì nel 1957 al Grand hotel & La Pace di Montecatini; dopo la sua scomparsa la maison Dior ha continuato la sua attività con Yves Saint-Laurent, Gianfranco Ferré e John Galliano.
c.
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