Quando parliamo dello stereotipo della figura femminile, dobbiamo - ahinoi! - comprendere anche quei giocattoli per bambine che veicolano un concetto sbagliato di donna: già tanti studi hanno messo più volte in luce come troppo spesso le ragazze vengono
incoraggiate a essere “sexy”, a imitare gesti e comportamenti senza
avere sufficiente consapevolezza di cosa significhi, dei rischi e dei
pericoli a cui si può andare incontro assumendo atteggiamenti sessualizzanti e oggettivanti.
Contro
corrente è andata questa giovane mamma australiana, Sonia Singh, preoccupata delle aspettative
che le figlie potessero avere confrontandosi con le bambole di ultima
generazione (come le Barbie, le Bratz, etc) dove i corpi sinuosi, le
proporzioni idealizzate e irreali, il trucco evidente e anche il tono della pelle
influenzano notevolmente il modo in cui le ragazze si percepiscono.
Nasce così il progetto Tree Change Dolls: a queste bambole iper-sessualizzate è
stata data una seconda vita grazie ad un trattamento speciale e ad un cambio look nella speciale SPA di Sonia; quest'ultimo ha riscosso maggior
gradimento da parte delle bambine; infatti in questi corpi "normali", vestiti casual e volti naturali è più facile potersi immedesimare senza ansie e confronti.
Ora, Tree Change Dolls è un progetto vero e proprio e le bambole sono disponibili per l'acquisto su Etsy; in più grazie ai tutorial di Sonia tutti possono trasformare le proprie bambole. Ogni
mese viene messa anche all'asta una bambola a scopi benefici; proprio lo
scorso Febbraio il 50% del ricavato è stato devoluto alla Agenzia di sviluppo internazionale delle donne
in onore della giornata internazionale della donna.
Considerato che i bambini sono esposti ad una sempre più crescente quantità di input
relativi ai poco sani canoni di bellezza, le bambole di Sonia offrono un messaggio positivo, adeguato
all'età. Un piccolo, semplice progetto che fa porta a riflettere.
c.
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