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venerdì 27 maggio 2011

Like Kate Middleton – Her London tour


Ora che è Duchessa di Cambridge i suoi impegni e le sue uscite  sono severamente vagliati e ponderati con il suo entourage. Ogni azione, che le piaccia o no, è sotto gli occhi indiscreti di paparazzi e curiosi di tutto il mondo ma soprattutto della Casa Reale.
Prima era libera di girare per Londra con gli amici, andare in discoteca e fare shopping.
C’è chi dice che per trovare l’uomo perfetto basti frequentare le persone giuste e andare nei locali appropriati. Ebbene, ecco la lista delle tappe preferite di Kate Middleton; utile alla moderna Cenerentola a caccia del suo Principe Azzurro ma anche all’insaziabile viaggiatrice fashion, alla ricerca di vip e scoop internazionali.

Come tutte, anche Kate non si sottrae alle gioie dello shopping; se Topshop e Zara sono marchi accessibili, le sue stiliste preferite, Katherine Hooker e Issa Helayel, potrebbero far lacrimare qualche portafogli.

Affascinata dalla Hooker grazie alla sua Alexander jacket, Kate si è lasciata poco difficilmente abbagliare dagli elegantissimi abiti della Helayel:


Qui con un abito Zara:

Qui con uno di Topshop:



Il look semplice, classico, spesso casual chic e sempre molto elegante la contraddistingue anche nella scelta degli accessori per antonomasia: la borsa e le scarpe.

Tod’s sembra proprio soddisfare i suoi gusti quando si parla di fashion bag.
Eccola con la D Bag (a sinistra) e la G Bag (a destra):


Sue predilette anche le borse Longchamp, pratiche e funzionali:

In versione mini
E maxi



Per quanto riguarda le scarpe Kate indossa con disinvoltura tacchi molto discreti, ballerine e mocassini, preferibilmente di L. K. Bennett.




Il ristorante italiano  Riccardo's è tra le mete prescelte per i pasti. “A taste of Tuscany”, questa è la sua mission, a Fulham Road.


Vicino si trova il locale in cui ha fatto il party di addio al nubilato, l’86 , che prende il nome dal numero civico di Fulham Road in cui è situato.

Dopo cena è stata spesso vista nei suoi night preferiti: Boujis,  the exclusive private members club in London, e Mahiki, tropical cocktails and Island Grill , entrambi frequentati da celebrities di fama internazionale.
Più sofisticato il primo

Dall'atmosfera più esotica il secondo



Ecco Kate paparazzata durante una delle sue uscite: clicca qui

Passiamo ora alle tappe beauty. I suoi lunghi e folti capelli castani sono opera di Richard Ward, l’appuntamento è a due passi dalla Saatchi Gallery. Per maggiori info: http://richardward.com/

Nel salone di Richard Ward è andata anche per la manicure più importante della sua vita, quella fatta poco prima dell’ annuncio del fidanzamento e che ha preceduto gli scatti della sua mano, adornata dal meraviglioso anello, che hanno fatto il giro del mondo.

L'anello viene da Garrard una delle più antiche gioiellerie di Londra.


“I sogni son desideri di felicità”
A.

martedì 24 maggio 2011

Regola numero 1: Pu-ri-fi-ca-re


Avere una pelle perfetta è uno degli obiettivi di ogni donna. Anche tra i maschietti però c’è un numero sempre maggiore di individui che non si tira indietro di fronte alle innovazioni beauty che promettono di attenuare i visibili segni del tempo.
La base di ogni trattamento è la purificazione; una pelle morbida e pulita appare immediatamente più sana.
L’applicazione di prodotti specifici in grado di migliorare il nostro viso conferendogli luminosità, idratazione e una ritrovata giovinezza (naturalmente senza fare miracoli!) ha come diretta conseguenza una miglior resa del trucco.
Sono sufficienti e quasi superflui un leggero strato di fondotinta e una spolverata di cipria a discapito del cerone coprente applicato senza tregua con l’intento di coprire le imperfezioni e la spiacevole conseguenza di creare l’inguardabile “effetto maschera”.
Se per alcune concedersi un trattamento è un vero lusso, per altre è un appuntamento settimanale irrinunciabile, un rituale di relax, un modo per dedicare del tempo a se stesse e alla propria cura. Opposto invece è l’atteggiamento di colore che ritengono che questi momenti beauty siano una perdita di tempo, una stressante sofferenza alla quale si sottraggono molto volentieri.
La costanza ripaga e prendersi cura del proprio aspetto oltre ad essere un toccasana per la nostra sfera emotiva può produrre ottimi risultati.

Se sentite la pelle spiacevolmente lucida, in particolare su fonte, mento e ai lati del naso, provate ad applicare una volta a settimana la Maschera Viso all’Argilla e alla Propoli de L’Erbolario (12,50 euro). Rimuove le impurità, favorisce il rinnovo cellulare, tonifica  le pelli miste e grasse riducendone gli inestetismi (come comedoni e pori dilatati).
Bastano 10-15 minuti e troverete la vostra pelle visibilmente migliorata.




Una volta risciacquato il viso potete terminare il trattamento con l’Acqua Aromatica di Rosmarino o della Regina d’Ungheria (8,30 euro) che richiude i pori e idrata la pelle.

Infine, se sentite la pelle tirare, è sufficiente stendere un leggero velo di crema idratante.
Io ho di recente acquistato la crema da giorno Superdefense SPF 25 Age Defense Moisturiser di Clinique (45 euro circa) che contrasta quotidianamente gli effetti dello stress emotivo e ambientale che possono danneggiare le pelle.

Se preferite un effetto strong provate la Maschera Clarté di Lierac (16 euro) che garantisce una pulizia profonda. Tra i suoi componenti ci sono l’argilla, dalle proprietà purificanti, miniparticelle sferiche leviganti e poi uva ursina, ossido di zinco e mentolo per eliminare le impurità e le cellule morte, far respirare i pori, favorire il rinnovo epidermico e migliorare il colorito.
La prima volta che l’ho applicata ho percepito immediatamente la presenza del mentolo che ha generato un effetto rinfrescante seguito da un leggero bruciore; il fastidio iniziale è passato comunque dopo qualche secondo.


A.

lunedì 23 maggio 2011

capelli: le 7 mosse della bellezza!


Cosa bisogna sapere per sfoggiare una capigliatura sana e luminosa?

Ecco qui 7 semplici mosse (che ogni buon parrucchiere consiglia sempre!!) da seguire:

 

 

1) usare shampoo e balsamo nel modo corretto. Il primo passo per prendersi cura dei capelli è sapere come lavarli: dopo essere entrati nella doccia o nella vasca da bagno, bagna i capelli con acqua tiepida (non calda, per non stressarli), riscalda lo shampoo tenendolo tra le mani, massaggiandolo poi dalla cute (dove il capello è più grasso) alle punte e poi risciacqua abbondantemente sempre con acqua tiepida. Stendi il balsamo solo sulle estremità. Attenzione: non è vero che uno shampoo più schiuma fa, migliore, ma il contrario: l'abbondanza di schiuma è dovuta a un'alta dose di ingredienti chimici usati nella composizione dei saponi che detergono eccessivamente, sgrassando troppo la pelle e privandola delle sue difese naturali; per questo motivo quindi è sempre meglio scegliere uno shampoo delicato. Tutt'altro discorso vale per il balsamo, poiché va lasciato agire per 5 minuti perché abbia reali benefici. È, inoltre, importante risciacquare bene sia shampoo che balsamo per eliminare ogni residuo. Il balsamo va scelto a seconda del tipo di capelli: sottili o spessi, lisci o ricci, colorati o devitalizzati. Basta leggere le indicazioni sulla confezione.

 

2) frequenza dei lavaggi e protezione. Per non seccare troppo i capelli, evitate di lavarli ogni giorno, è infatti sufficiente farlo a giorni alterni, massimo 3 volte alla settimana. Se poi ci si fa regolarmente la messa in piega dal parrucchiere, ogni 7 giorni conviene applicare un balsamo molto nutriente. Nel caso, però, la tua chioma sia già un po' “rovinata” a causa di trattamenti come permanente e colorazione, si può nutrirla con una maschera ristrutturante: da massaggiare sui capelli, lasciare agire per 15-20 minuti e poi risciacquare. Questa operazione va ripetuta 2-3 volte alla settimana, dopo aver scelto quella più adatta al tipo di capelli che si hanno, ma che in nessun caso li appesantisca.

 

3) asciugare con attenzione. In teoria, sarebbe meglio far asciugare i capelli in modo naturale: però sappiamo tutte che non  è quasi mai possibile, a meno che si abbiano dei capelli perfetti! Quindi, il primo passo per asciugarli in modo più veloce possibile è tamponarli con una salvietta, senza sfregarli, altrimenti li si rovina. Una volta eliminata l'acqua in eccesso, si può passare il phon, che deve essere utilizzato a debita distanza dal cuoio capelluto (15 cm): in più, occorre ricordarsi di muoverlo a destra e a sinistra, in alto e in basso, mai fisso su qualche punto e mai troppo vicino alla testa. Il rischio è di rovinare i capelli senza accorgersene. Un rimedio, per non scaldare troppo cute e capelli, è togliere il beccuccio e mettersi a testa in giù, rimedio perfetto per chi ha i capelli mossi o ricci. Per quanto riguarda la quantità di calore, non vanno superati i 130° C per i capelli sottili e i 200° per quelli spessi. 

4)
spazzolare & piastrare. Bisogna imparare anche qualche trucchetto sulla messa in piega: per ottenere la pettinatura desiderata, è meglio modellare la chioma solo con le dita, fino a quando non sarà asciutta all'80%, da questo momento si può sfoderare la spazzola, che scivolerà tranquillamente sulla capigliatura senza trovare attrito. La spazzola migliore è quella con le setole di cinghiale, perché è dolce e pettina alla perfezione; sono invece vietate quelle di plastica che elettrizzano troppo i capelli. Se si è in lotta con l'effetto crespo, poi, bisogna sapere che i prodotti a base di silicone hanno sì un'eccezionale azione anti-crespo, ma non sono l'ideale quando ci si fa la messa in piega perchè disidratano il capello. Se, invece, si è piastra-addicted, bisogna asciugare sempre perfettamente la capigliatura prima di passarla; inoltre, è meglio optare per i modelli in ceramica, perché questo materiale distribuisce il calore in modo uniforme e danneggia meno la chioma. Infine, è sempre consigliato l'uso di uno spray termoprotettivo (che ripara dal calore) prima di procedere, per evitare che i capelli si sfibrino. 

5)
gel o spuma? Un bel dilemma che però ha una facile risposta. Il gel è adatto ai capelli corti: l'avvertenza numero uno è non eccedere con le dosi, per evitare l'effetto bagnatissimo e seccare i capelli, soffocandoli; il gel va steso sulle punte e modellato a seconda della pettinatura che si desidera ottenere. Prodotto che ottiene lo stesso effetto modellante del gel ma che è più rispettoso della natura dei capelli è la cera; anche in questo caso le avvertenze sono le stesse. La spuma, o schiuma che dir si voglia, invece, è l'ideale per ogni lunghezza di capello e va applicata quando la chioma è ancora leggermente umida. Per ottenere più volume, poi, basta asciugare la capigliatura a testa in giù, se invece si opta per un effetto naturale, bisogna mettere la spuma sulle singole ciocche e poi lasciarle asciugare all'aria. Per chi ha già ricci voluminosi, ma li preferirebbe più definiti, la soluzione è distribuire la spuma dalle radici alle punte massaggiando delicatamente con movimenti circolari a testa in giù oppure utilizzare uno di quei prodotti specifici che servono a definire i ricci e che vanno applicati come un balsamo prima di procedere con l'asciugatura dei capelli.

 

6) capelli colorati. Se si decide di cambiare la nuance dei propri capelli, è importante sapere come muoversi ed è meglio affidarsi alle mani esperte di un hairstylist. Innanzitutto bisogna fare la tinta solo una volta al mese, per sfuggire ai danni causati dalle sostanze chimiche che si trovano nelle tinture, anche se quelle che adesso usano i parrucchieri sono molto più delicate rispetto a quelle che si trovano sugli scaffali dei supermercati. Poiché la ricrescita si vede sulle radici, bisogna lasciare agire il colore più lì che sulle punte, dove invece resiste bene e più a lungo. Per evitare lo sbiadimento della nuance appena applicata, occorre non lavare la capigliatura per 3 giorni dopo l'applicazione e utilizzare sempre e solo prodotti che non intaccano la tonalità prescelta.

7) i rimedi fai da te. Può capitare di finire un prodotto per capelli e non sapere come fare. Ecco qualche suggerimento per superare l'emergenza. Per rimediare ai capelli secchi è utile un impacco di olio d'oliva tiepido, che va massaggiato qualche minuto e poi lasciato agire per mezz'ora, procedendo in un ultimo con un normale lavaggio. Se al contrario si vuole ovviare ai capelli grassi, si possono sciogliere 2 cucchiaini di sale in un litro di acqua bollente, dopo che si è raffreddato, va passato sui capelli appena lavati prima dell'ultimo risciacquo. La chioma acquista vigore e mantiene la piega a lungo se la si lava col succo di mela prima di fare un shampoo. Per combattere le doppie punte, infine, si mischiano 3 gocce di olio di jojoba, 3 gocce di olio di rosmarino e un cucchiaio di aceto di mele e prima dello shampoo si passa questo composto sui capelli asciutti e lo si lascia agire per cinque minuti; poi lo si risciacqua e si procede con lo shampoo. Quest'ultima operazione va ripetetuta 2 volte al mese.

 

 

c.

giovedì 19 maggio 2011

GOOP - GET * i consigli di Gwyneth

Ecco che stamattina mi è arrivato un nuovo messaggio da Goop, vi ricordate? Ve ne ho già parlato, è il sito personale di Gwyneth Paltrow dove lei stessa scrive di ricette, viaggi, cose da fare almeno una volta nella vita, hobbies e soprattutto MODA!


La newsletter di questa settimana riguarda le tendenze della primavera inoltrata e Gwyneth, in collaborazione con NET-A-PORTER (un notissimo e-shop che vende i capi delle più grandi e note maison di moda), ha voluto darci dei consigli e addirittura si è "sottoposta" ad uno shooting in esclusiva per questa occasione.



Quella che ci viene proposta è una serie di capi versatili, da poter mettere sia per andare in ufficio sia da indossare nel tempo libero.


Option 1: The Long Jersey Dress


Un lungo vestito in jersey, da indossare con sandali altissimi,  un blazer e una pochette per le occasioni formali.


Basta portare una canottiera dai toni fluo sotto il vestito per trasformalo in un capo casual, da completare con dei sandaletti rasoterra e un lunga collana con pendente.



Option 2: The Short Flirty Jacket

La morbida giacchina può essere tranquillamente portata per un'occasione speciale con una gonna longuette di jeans e una semplicissima, ma morbida, t-shirt. Look da completare con accessori vari (collanona e braccialettoni vistosi) e una bella work-bag colorata.


La giacchina può essere sdramattizata indossandola al mare, quando si ritorna dalla spiaggia, sopra un bikini colorato, con un paio di shorts di jeans e una lunga collanina di legno.


Option 3: The Printed Dress


Un vestitino dalla stampa floreale può essere perfettamente portato per andare al lavoro con una giacca dal taglio maschile, in vita una bella cintura do cuoio e una borsetta a tracolla, magari di paglia o tessuto.


Indossato con sandaletti senza tacco, un cardingan a righe e una borsa a secchiello, il vestito a stampa floreale diventa un capo fresco e giovane, adatto alle donne di tutte le età!


clicca qui per visualizzare (e magari acquistare) i capi indossati da Gwyneth durante lo shooting.



c.

 

lunedì 16 maggio 2011

Contorno occhi: rimedi chic, cheap e homemade

La pelle del contorno occhi è molto più delicata e sottile di quella del viso. Per questo motivo risente maggiormente del tempo che passa, delle ore piccole, delle giornate stancanti, di un regime dietetico inadeguato e delle allergie.
Per contrastare occhiaie e gonfiori sono quindi necessari trattamenti specifici in grado di attenuare gli effetti visibili all’istante e nel lungo periodo.

Soluzione Chic
La formula All About Eyes di Clinique aiuta ad attenuare il colorito spento e la presenza di cerchi scuri, occhiaie, gonfiori e linee sottili presenti nella zona del contorno occhi. Gli effetti sono visibili sin dalle prime applicazioni e si protraggono nel lungo periodo con un uso costante del prodotto. Da applicare mattina e sera con leggeri massaggi circolari.
La linea si compone di due creme: All About Eyes è una crema gel adatta ad idratare ogni tipo di pelle. La sua formula ad assorbimento rapido contribuisce anche a migliorare la tenuta del trucco.
All About Eyes Rich ha una consistenza morbida ed idratante ed è l’ideale per occhi che necessitano di un alto livello di idratazione. Ha effetti nutritivi e rivitalizzanti sulla pelle.
Io consiglio quest’ultima, prezzo: 35 euro circa.

Soluzione Cheap
L'oreal Revitalift: la sua consistenza vellutata procura una sensazione di comfort immediato. La pelle appare più bella e levigata, le rughette attenuate, lo sguardo si illumina e il viso recupera tonicità.
Si utilizza quotidianamente, mattino e sera, e grazie alla sua texture leggera e fresca penetra rapidamente e permette di truccarsi subito dopo l’applicazione. Lo uso principalmente d’estate dopo una giornata in spiaggia per rivitalizzare l’epidermide e conferirle elasticità. L’assenza di profumo lo rende un prodotto poco aggressivo.
Prezzo: 12 euro

Soluzione Homemade
Lo yogurt fresco, possibilmente magro, è un valido aiuto per combattere le occhiaie. Contiene infatti riboflavina e acido pantotenico, vitamine del gruppo B che regolarizzano il drenaggio linfatico.

Maschera allo yogurt e spremuta d’arancia per dare energia alla pelle:
mescolare un vasetto di yogurt  e ¼ di un’arancia spremuta; distribuire il composto ottenuto  in maniera uniforme sul viso. Risultato: una piacevole sensazione di freschezza e pelle più distesa. Dopo cinque minuti risciacquare abbondantemente.

Maschera allo yogurt per attenuare macchie scure e conferire elasticità alla pelle:
lavare il viso con acqua calda, asciugarlo tamponando e stendere un sottile strato di yogurt intero e denso, al naturale. Lasciare agire 30 minuti poi risciacquare con acqua calda. Per notare cambiamenti è necessario applicare la maschera frequentemente.

Maschera allo yogurt e olio alla lavanda per la pelle irritata dal sole:
mescolare un cucchiaino di yogurt intero naturale e una goccia di olio essenziale alla lavanda; stendere il composto sulla pelle e risciacquare dopo 15 minuti.

A.

mercoledì 11 maggio 2011

Fish pedicure


Si narra che a Kangal, in Turchia, nel 1917 un pastore con una gamba ferita guarì dopo essersi immerso in una pozza d’acqua molto calda, sui 34-36 gradi. L’apparente miracolo venne compiuto dai pesci Garra Rufa, noti anche come Doctor Fish, che mangiarono la pelle morta curando l’infezione e stimolando la rigenerazione cutanea.
Pare che da allora ci siano stati veri e propri pellegrinaggi effettuati soprattutto da persone con psoriasi, eczema o dermatite atopica.
Oggi è possibile approfittare di un week end in Inghilterra per godere dei benefici di questi pesciolini: nelle fish pedicure Spa (http://www.appyfeet.co.uk/) basta immergere i piedi in una vasca in cui nuotano circa centocinquanta Garra Rufa e non lasciarsi impressionare.
Il pesciolino dalle labbra miracolose (non ha denti) compirà il suo dovere eliminando le cellule morte e ammorbidendo la pelle. L’effetto dura ben 8 mesi.

Nuovo beauty trend da provare o mania da beauty victim da ignorare?
A.

martedì 10 maggio 2011

Gateau di patate




100 gr di mozzarella
50 gr + 30 gr di parmigiano
1 kg di patate
120 gr di prosciutto cotto
100 gr di scamorza affumicata
1 uova
pepe
sale
qualche fiocchetto di burro
noce moscata
2 cucchiai di pan grattato

Lavate e lessate le patate in acqua salata per 40 minuti (oppure per 20 con la pentola a pressione), poi fatele intiepidire per poterle sbucciare.
Accendete il forno a 180°.
Schiacciate le patate con lo schiacciapatate e adagiate il composto in una ciotola capiente; aggiungete il parmigiano grattugiato (50 gr), le uova, il sale, il pepe, la noce moscata e amalgamate bene gli ingredienti.
Tagliuzzate il prosciutto cotto, tagliate a dadini la mozzarella e la scamorza e incorporate questi ingredienti al composto precedentemente ottenuto.
Imburrate e cospargete di pan grattato una pirofila da forno, adagiatevi il gateau e livellatelo con una spatola da cucina; cospargete con il rimanente parmigiano grattugiato e fiocchetti di burro.
Infornate a 180° per 15 minuti e poi a 200° per altri 15 minuti.
Terminata la cottura sfronate il gateau e lasciatelo intiepidire per almeno 10-15 minuti prima di servirlo.

Consiglio: preferisco utilizzare il prosciutto cotto affettato (che poi tagliuzzo) piuttosto che a dadini poichè a mio avviso il composto resta più soffice e si lega meglio.

Un piatto unico da proporre anche per il bruch,
A.

domenica 8 maggio 2011

Su e giù dal tacco 12


Uno tra i più sofferti dictat della moda è l'imposizione del tacco 12.
I suoi effetti benefici, tra cui la sua capacità di slanciare e snellire la figura e consentire una camminata sinousa e femminile (sempre che si riesca a stare in equilibrio), sono controbilanciati dalla sofferenza a cui nemmeno chi indossa delle costosissime Jimmy Choo può esimersi.
La tentazione di scendere dagli stiletti, quando l'atmosfera si fa più distesa sul finire di una serata o di una cerimonia, è sempre grande. Un sogno per alcune, una realtà poco chic per altre.
La soluzione però ora c'è; anche coloro che dall'alto dei loro sandali storcevano il naso guardando ragazze scalze e felici possono sorridere e dire stop alla sofferenza.
Sono arrivati i distributori automatici di ballerine. Arrotolate in una bustina, disponibili in 3 taglie (small, medium e large) e in 3 colori: nero, argento e oro (ma sul sito ce ne sono molti di più), costano meno di 10 sterline. Sono un'idea di Matt Horan. Per ora di possono trovare all'uscita di ben 25 locali inglesi, da Bristol a Nottingham, e di 2 club a Ibiza.
In Italia sono arrivate poco meno di un paio di anni fa, in occasione del matrimonio tra l'ex calciatore inglese Gary Lineker e la modella Danielle Bux, sposi a Ravello (in provincia di Salerno), che ne hanno regalato un paio personalizzato agli invitati.
Queste ballerine si acquistano anche sul sito http://www.rollasole.com/

A.

martedì 3 maggio 2011

CHANEL N°5 COMPIE 90 ANNI

Era il 1921 quando Chanel, stilista di punta in quel periodo e grandissima donna d'affari, commissionò a Beaux, un chimico che abitava nella campagna francese, la realizzazione di un profumo sintetico.
Perchè sintetico?? Perchè fino ad allora, i profumi distillati da estratti naturali, avevano una durata brevissima e dovevano quindi essere usati in gran quantità; Coco voleva un'essenza che potesse durare per molto più tempo e che fosse inoltre concentrata in modo da poterne mettere piccolissime quantità.
Il profumo che Chanel, al secolo Gabrielle Bonheur, voleva creare doveva incarnare un concetto di femminilità senza tempo, unica e affascinante: "non voglio nessun olezzo di rose o mughetto, voglio un profumo elaborato"






Il risultato fu estremamente innovativo: il profumo non assomigliava a nessuna fraganza già esistente sul mercato e mescolava ben 80 essenze (naturali e sintetiche): tra cui gelsomani e ylang-ylag vompongono un bouquet olfattivo talmente nuovo e accattivante che conquistò immediatamente il pubblico.
Il prufumo venne chiamato N°5 semplicemente perchè fu la quinta essenza che Beaux, il chimico, presentò a Mademoiselle Coco. Un nome minimale quanto la sua confezione: una semplice bottiglia squadrata in vetro trasparente (come quelle che si usavano all'inizio del XX secolo nelle farmacie) con un etichetta minimale bianca e nera e il tappo tagliato come uno smeraldo.


Nel 1937 fu proprio Chanel a prestare la sua immagine per pubblicizzare il N°5 su Harper's Bazaar. Ma la prima grande testimonial di questo profumo fu Marilyn Monroe, chi non si ricorda la sua celeberrima frase in cui diceva che per la notte indossava solo due gocce di profumo Chanel??!!


Dopo di loro si sussegue un elenco di testimonial di vere e proprie muse: Ali Mac Graw, Lauren Hutton, Jean Shrimpton, Carole Bouquet, Catherine Deneuve, Estella Warren, Nicole Kidman fino ad arrivare all'attualissima, e bellissima a mio parere, Audrey Tautou (che ha interpretato Coco nel film COCO - AVANT CHANEL).




Diventato un'icona, è stato anche soggetto di un quadro di Andy Wharol, come potete vedere qui sopra, Chanel N°5 (che ha un sito tutto suo) compie quest'anno 90 anni: come arrivare ai 100 anni e non sentirli! :)




c.

domenica 1 maggio 2011

THE ROYAL WEDDING - fashion mood

Eccolo qui. Non potevamo non parlare anche noi dell'attesissimo e seguitissimo matrimonio reale... E sì, lo ammetto, anch'io mi sono guardata in streaming, sul canale youtube ufficiale della casa reale, il momento in cui Kate è arrivata davanti a Westminister, è scesa dalla macchina e al braccio di suo padre ha camminato nella lunghissima navata per arrivare fino all'altare dal suo principe William. Un matrimonio davvero da favola.

Vogliamo iniziare con il vestito di Kate? In stile Grace Kelly, disegnato da Sarah Burton for Alexander McQueen, era accompagnato da scarpe color avorio sempre di McQueen, tiara Cartier donatale dalla regina Elisabetta (che sua volta l'aveva ricevuta da sua madre e acquistata nel 1936), orecchini di diamanti disegnati appositamente per lei da Robinson Pelham e regalati dai genitori della novella sposina per l'occasione.




Lo sposo invece, come richiedono queste occasioni, indossava un'uniforme militare; William ha scelto di indossare quella scarlatta delle Guardie Irlandesi, il principe infatti avendo servito in più corpi dell'esercito ha avuto la possibilità di scegliere quale divisa portare.



Il testimone dello sposo, nonchè suo fratello, era anche lui in uniforme: molto più in forma e prestante di William, Harry indossava la più elegante divisa di capitano di Cavalleria.




La damigella d'onore e sorella della sposa, Philippa (detta Pippa) sembra che abbia riscosso più successo di Kate: indossava un abito bianco McQueen con inserti di pizzo, adattato appositamente da un modello del 2009 per essere in pandance con la sorella. Sul web impazza ora la Pippa-mania e la domanda più cliccata è: ma Philippa portava le mutande sotto quell'abito? Infatti, non c'era segno di biancheria intima nel momento in cui si è chinata a raccogliere lo strascico dell'abito della sposa. In qualsiasi caso per me la damigella passa l'esame con lode: bellissimo abito su un fisico davvero perfetto!




La mamma della sposa, Carole Midlleton, ha fatto un'ottima figura: indossava un abito di una casa di moda che aveva vestito più volte anche Lady D., Chaterine Walker. La lunga giacca azzurrina che accompagnava l'abito era sobria, elegante e perfettamente in tinta con l'aggraziato cappello.




I sig.ri Beckham, tra gli ospiti più paparazzati, sono spiccati per la loro eleganza, ma anche per la gaffe di David: il calciatore, in Ralph Lauren, infatti ha posizionato la spilla OBE (Order of the British Empire) sul lato sbagliato della giacca. L'ex spice invece indossava un vestito della sua collezione, che le seguiva gentilmente le forme arrotondate della gravidanza, accompagnato da scarpe Laboutin e capello di Philip Treacy.




Le cugine di William, le figlie di Sarah Ferguson, invece non sono risultate elegantissime, anzi sono quelle state più criticate fin dalla cronca in diretta del matrimonio; Eugenie per il vestito due pezzi (giacchino e gonna) troppo eccentrico, made by Vivienne Westwood che non aiutava molto a slanciare la sua figura un po' troppo rotonda:


Beatrice per l'eccentrico, vistoso e ingombrante "cappellino" disegnato da Philip Treacy (lo stesso della Beckham, si!), che accompagnava una romantica e pastellata mise di Valentino. 




Samantha Cameron, la moglie del primo ministro inglese, in abito verde smeraldo di Christopher Kane, ha dato scandalo perchè si è presentata senza copricapo, accessorio fondamentale che l'etichetta richiede in queste occasioni molto formali. 




Vittoria di Svezia, al braccio del suo fidanzato nonchè suo ex personal trainer, si è arrivata al matrimonio con un vestito pastello di Elie Saab che le fasciava molto bene la figura. Thumbs down  invece per il cappello: troppo serio e poco giovanile!




E da ultima la regina Elisabetta che, abbondonato il suo storico referente di moda Hardy Amies,  indossava un vestito giallo di Angela Kelly e subito su internet sono scattate le prese in giro: da "la regina in versione Canarino Titti" a "Harry ubriaco scambierà la nonna per un bottiglia gigante di limoncello".



c.