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martedì 30 novembre 2010

Burlesque!




Jean Paul Gaultier e La Perla insieme per una capsule collection in 27 pezzi; il look di Madonna degli anni Novanta e la lavorazione soutache (marchio di fabbrica di La Perla) sono le due fonti di ispirazione per la nuova linea di lingerie. Prezzo: dai 500 ai 1.000 euro a completo.
La Sony Pictures realizza "Burlesque" uno spettacolo imperdibile con Cher, Christina Aguilera, Stanley Tucci.
Dita Von Teese si esibisce al Festival di Sanremo 2010 con lo show che l’ha resa celebre in tutto il mondo: un sensualissimo bagno in una coppa di champagne.
Intimissimi cambia rotta e invece di proporre completini multicolore con materiali nuovi e fantasie spiritose punta sul pizzo.
My Yoyo, il noto luxury brand consacrato alla seduzione,  propone un workshop pratico di Burlesque con Eve La Plume nell’atmosfera lussuosa dell’experience store milanese. Questa insegnante d’eccezione, famosa e importante performer italiana e guest star al Chambretti Night, aiuta le donne a riscoprire la propria femminilità e dispensa consigli sull’arte della seduzione. Abbigliamento consigliato: abito, calze autoreggenti e scarpe con il tacco.
Astraea editrice aggiunge “Lingerie” alla collana Little Pink Book; non si tratta di un semplice libricino rosa ma di una vera e propria guida che racchiude tutti i segreti della seduzione, istruzioni pratiche sull’uso della biancheria intima nelle diverse occasioni, un elenco delle migliori boutique di lingerie di tutto il mondo e molti consigli utili…
Valeria Marini, con la sua linea Seduzioni Diamonds diviene portavoce dell’intimo gioiello.
I capi shapewear non sono più orribili indumenti da nascondere ma divengono sexy e uniscono la loro capacità di modellare la figura a quella di esaltare la femminilità di ogni donna.
Molte celebrities si ispirano alla cultura burlesque per le loro esibizioni: Madonna, Gwen Stefani, Lady Gaga sono solo alcuni nomi.
In tv Gok Wan in How to look good naked, il nuovo talent show Lady Burlesque, gli spettacoli del Crazy Horse, Tim Gunn – Guide to style hanno un unico obiettivo: migliorare l’aspetto di ogni donna con piccoli accorgimenti che ne mettono in evidenza la femminilità.
Complice il ritrovato interesse per tutto ciò che è vintage, è tornata la burlesque mania accompagnata da atmosfere parigine di sapore retrò e lussuosi accessori: autoreggenti, collant, reggicalze, sottovesti, negligé, tassels, giarretterie, stingi vita, bustier…
Ci sarà da sbizzarrsi a Capodanno!


A.

domenica 28 novembre 2010

La rottamazione dei reggiseni

ULTIMO AVVISO!!
Per chi ancora non lo avesse fatto, c'è tempo fino a martedì 30 novembre per recarsi in un punto vendita Intimissimi, portare uno dei vostri vecchi reggiseni e comprarne uno nuovo con uno sconto di ben 3 euro!



Intimissimi infatti ha sposato la causa dell'eco-sostenibilità e ha lanciato sul mercato una nuova iniziativa "Supervalutiamo e ricicliamo i tuoi reggiseni", attiva nei negozi del brand dal 18 ottobre, dove è possibile trovare un apposito contenitore dedicato alla raccolta dei reggiseni usati di qualsiasi marca, che non avete più intenzione di usare e volete buttare. 


Con questo gesto contribuirete a diminuire gli sprechi e ad attenuare l'inquinamento acustico; il tessuto dei reggiseni rottamati, infatti, verrà utilizzato per la produzione di pannelli isolanti fono-assorbenti.
 

Ricordatevi di rottamare!! (:

c.

venerdì 26 novembre 2010

Jacquard - Seth Cohen fa tendenza


Stamattina a Milano e dintorni abbiamo assistito alla prima nevicata della stagione. Adoro la neve e i paesaggi innevati. Il mio spiccato senso del dovere mi ha generosamente dato la forza per alzarmi dal letto, prendere la macchina e andare al lavoro ma la mia mente è altrove.
Penso a una tazza di cioccolata calda, a un buon bicchiere di vino rosso, agli abeti secolari, alle renne, ad una baita in legno con il camino acceso al cui interno sicuramente ci sono grandi armadi contenenti pesantissime coperte in lana fatte a mano e caldissimi maglioni lasciati lì perché in città si opta per capi più chic. Ed è qui che il mio pensiero si ferma: sui maglioni Jacquard sdoganati anche per il look cittadino.
Seth Cohen, adorabile personaggio della serie tv O.C., ha fatto scuola. La sua stylist non pensava certo di lanciare un ritorno di tendenza facendogli indossare maglioni con renne e fiocchi neve, anzi, la sua volontà è stata probabilmente quella di far apparire Adam Brody infantile, impacciato e anche un po’ “sfigato” ma al tempo stesso dolce, sensibile e affascinante.
Basta dare un’occhiata alla collezione autunno/inverno di D&G per desiderare un caldo pull Jacquard da indossare per combattere il gelo cittadino.




Curiosità: Joseph-Marie Jacquard (1752-1834) inventò l’omonimo telaio per tessitura in grado di eseguire disegni molto complessi con la manodopera di una sola persona. Napoleone conferì all’inventore una pensione onoraria per aver brevettato questa geniale macchina.

Buon pomeriggio,
A.

giovedì 25 novembre 2010

la Kelly

La borsa di cui vi parlo è una delle borse più famose di tutti i tempi, una delle poche che viene chiamata per nome. 
Possedere una Kelly, più che essere una donna di successo, significa toccare con mano un mito, avere al braccio un piccolo pezzo della storia della moda...

La maison Hermès nasce come selleria, fondata nel 1837 da Thierry Hermès. L'invenzione e i progressi dell'automobile spingono Emile, nipote di Thierry, a orientarsi verso la creazione di accessori in cuoio; la sua idea: essere chic in auto.
Ecco che nasce il primo modello di borse Hermès.

Si tratta di una borsa semplice, senza fronzoli, concepita per essere sistemata nella portiera di una macchina, disegnata da Emile e Ettore Bugatti e destinata a sua moglie Julie. La Bugatti nasce da questa collaborazione nel 1923 e non solo sarà la capostipite della collezione di borse Hermès, ma ispirerà la futura Kelly, diventata tanto famosa in seguito...

Disegnata da Robert Dumas negli anni '30, inizialmente questa borsa era chiamata "sac à courroie pour dames".

La Kelly è una borsa trapezoidale dotata di un fondo rigido, e di un sistema di chiusura a cinghie; questa borsa "passe partout" può essere poggiata a terra, perché il suo fondo è protetto da quattro piedini; poco incline a esser messa sulle ginocchia, è perfetta per i viaggi... D'altronde, la prima versione oltre ad avere i piedini,,come un bagaglio da viaggio, era provvista di una serratura per chiuderla a chiave.
Gli inizi, quindi, non sono particolarmente spumeggianti per questa borsa destinata a diventare un classico del lusso senza tempo.
 

Grace Kelly ai Festival di Cannes prima dell'incorntro con il principe Ranieri

Bisognerà aspettare una principessa e una foto pubblicata dalla rivista americana Life, nel 1958, per veder cambiare la sorte della Kelly. 
Si racconta che Grace Kelly, la principessa di Monaco, cercasse di nascondere la rotondità della sua gravidanza dietro questo grande modello di borsa Hermès. Quello che non si dice, però, è che la principessa ne avesse ordinate una mezza dozzina, in pelle nera, color miele, marrone, rosso Hermès, verde scuro... Questa foto, che ha fatto il giro del mondo sulle copertine delle riviste, ebbe un impatto enorme. Tutte le donne più chic iniziarono la corsa a questo modello,che fu ribatezzato, appunto, Kelly in onore della bella principessa americana.


Tuttavia, è solo 21 anni dopo che la borsa fu chiamata ufficialmente con questo nome.



Ora, la "famiglia" Kelly ha un albero genealogico enorme: otto dimensioni, dalla Kelly 50 (centimetri), alla Kelly Mini-mini (15 cm), una ventina di materiali diversi, pelle, struzzo, coccodrillo, lucertola, tutti i colori di Hermès, le versioni tricolore... e tutto questo in più di 200 possibili combinazioni.
Tutti i capricci sono permessi se si passa attraverso l'atelier degli ordini speciali, che ha realizzato delle borse in cuoio e jeans, con tappeti antichi, in visone rasato...


In versione sport, da città o da sera, con chiusura gioiello in oro e diamanti, la Kelly diventa versatile, onnipresente, perché c'è n'è una per tutte le situazioni della vita di una donna. La Kelly ado è stata creata nel 1995, per rispondere alle abitudini di una nuova clientela adolescente.

La
Kelly è anche stata rivisitata da stilisti del calibro di Jean-Paul Gaultier, spesso venendo completamente reinventata, come nel 2007 quando ne fu presentata una versione totalmente destrutturata: morbida, arrotolata, annodata con una cintura che sostituisce le cinghie.

Lo sapevate che negli atelier Hermès, ogni borsa è fabbricata da un unico artigiano dall'inizio alla fine? 
Ogni anno, la maison compra centinaia di pelli per i suoi atelier di fabbricazione francesi. Le pelli più preziose sono trattate a Pantin, vicino Parigi, e nell'atelier degli ordini speciali di rue du Faubourg st Honoré, nel pieno centro di Parigi.

Dalla lavorazione della pelle fino ad arrivare alla borsa finita, ci sono una ventina di tappe, tutte codificate e identificate: si tratta di quasi duecento manipolazioni. Epilazione, gommatura, assottigliamento, pianatura, massaggio... la pelle deve diventare perfettamente morbida. La prossima tappa? Direzione atelier di taglio. Qui ogni pezzo è numerato prima di essere assemblato per comporre la borsa. Per fare una Kelly, c'è bisogno di tre diverse pelli. Oltra alla sua conosciutissima forma trapezoidale, il suo fondo rigido sorretto da quattro piedini metallici, il battente, i soffietti triangolari, l'impugnatura curvata e scolpita, ci sono dei particolari essenziali, dei dettagli "cult" che firmano l'autenticità della Kelly: le cinghie che s'incrociano sul rocchetto, il lucchetto e la campanella che protegge la chiave.



Tutto questo lavoro è realizzato con cura, pazienza e passione da un artigiano che ci mette una ventina di ore per cucire, incollare, assemblare i 36 pezzi di cuoio che compongono la Kelly, prima di apporre la firma della maison Hermès.



Nel 1987, Hermès ha festeggiato i suoi primi 150 anni, affermandosi come industria basata su forti valori artigianali e su una forte tradizione.
 


Alle ragazze e alla signore che, come me, non possono far altro che sognare una vera Kelly, Hermes ha dato la possibilità di farsi una propria borsa Kelly completamente gratuita; sul sito web del brand infatti c'era la posibilità di scaricare un template in .pdf della mitica borsa, da personalizzare a propria inventiva, oppure si potevano scaricare delle borse già fatte: tutto stava nel disegnare, ritagliare e plastificare! Ok, una Kelly di carta non è proprio il massimo, soprattutto se vivi a Milano dove ultimamente piove un giorno si e l'altro ancora, ma se sai cucire o se conosci qualcuno disposto ad aiutarti, dal cartamodello può uscire una simil-Kelly! 



Ora, il template non è più disponibile, ma se qualcuna è brava con il computer si trovano ancora online immagini da cui poter trarre ispirazione! ;)


c.

mercoledì 24 novembre 2010

Spa per luxury bags

Le cose belle vanno tenute da conto, i vestiti per la festa sfoggiati in occasioni speciali, le scarpe nuove utilizzate con condizioni metereologiche favorevoli (altrimenti si rovinano subito), il soprabito elegante indossato solo nel fine settimana, tutti i giorni, per andare a lavorare, è meglio usare quello vecchio e “stanco”, la borsa nuova va riposta delicatamente nell’armadio, nell’apposita custodia in stoffa e, se possibile, con della carta all’interno per evitare che si sformi.
Chi non ha mai sentito pronunciare almeno una di queste frasi dalla propria nonna?
Queste abitudini sono andate via via in disuso fino a degenerare nel comportamento opposto.
E’ meglio indossare sempre i vestiti migliori perché non si sa mai chi si può incontrare, calzare sempre scarpe fantastiche anche quando piove a dirotto, non importa se la pelle scamosciata o il raso si rovineranno, quando si esce di casa bisogna essere accompagnate dalla miglior borsa che si possiede (e non parlo di una bag qualunque ma di quella con la B maiuscola), sfoggiare ciò che di più bello si ha è buona cosa altrimenti resta tutto nell’armadio “a fare la muffa”. Questa noncuranza, tipica delle società del benessere, ha come conseguenza la moltiplicazione degli indumenti e degli accessori a disposizione. Se un maglione si rompe, una borsa si macchia, un tacco ci abbandona lasciandoci zoppicanti su un marciapiede non importa, verranno prontamente sostituiti durante la prossima giornata di shopping. Alleati di questa mentalità sono negozi che propongono capi alla moda ma con prezzo sostenibile (Zara, H&M, Mango ecc. sono alcuni esempi).
Complice la crisi si sta assistendo ad un’inversione di tendenza e stanno tornano in auge i negozi di riparazione di scarpe e borse. Si è tornati a pensare che sia meglio una borsa bella e costosa, ottimo passepartout adatto in ogni occasione, piuttosto che dieci cheap e in finta pelle.
Una dimostrazione è il sito Spa 4 bag che si pubblicizza con il seguente slogan: “La tua borsa non è più in forma? Macchie, scuciture, la cerniera che non funzione più? Regalale una “vacanza” ristoratrice nel primo vero centro benessere per borse, portafogli & co.”
Il sito offre numerosi servizi tra cui il ritiro a domicilio del prezioso gioiellino che necessita cure e attenzioni. Naturalmente non promette miracoli ma propone trattamenti estetici (pulitura, smacchiatura, ripristino colore), spazio salute (riparazione o sostituzione cerniera lampo, riparazione scucitura) e pronto soccorso (strappi, parti mancanti, bruciature, cambio colore).
I prezzi da sostenere? Pulitura e smacchiatura borsa 59 euro, stessa cifra per riparazione o sostituzione cerniera lampo, mentre la riparazione scucitura borsa costa 29 euro. Il servizio promette di far tornare in splendida forma non solo le vostre borse ma anche cinture, portafogli & co. Ne vale la pena? A voi la valutazione!

Buona giornata,
A.

martedì 23 novembre 2010

Nails watching

Charlotte Casiraghi e Kate Middleton le sfoggiano perfette con smalti perlati o rosa pesca, Michelle Obama invece osa un color blu cobalto su mani e piedi, la tennista Serena Williams le ha tempestate di swarovski, Katie Holmes e la figlia Suri scelgono l’azzurro, Lindsay Lohan le porta con la scritta “fuck you”, Katy Perry alterna il miniritratto del neomarito ai volti degli Oompa Loompa!
La stilista americana Amy Smilovic ha lanciato una nuova tendenza: mostrare orgogliosamente le unghie con lo smalto rovinato per dimostrare quanto siamo impegnate.
Da Carnaby Street arriva la moda “effetto crepa” creato con due tue tonalità di colore: la prima si stende come base, la seconda per creare l’effetto decorativo (tecnicamente possibile grazie alla presenza di un reagente che si ritira a contatto con la base).
Smalto nero sulle unghie dei piedi di Cristiano Ronaldo, arancione e verde per il bulldog della famiglia Beckham in occasione di Halloween, rosa per il principe Harry.
Se non riescono a resistere alla tentazione di pitturarsi le unghie Al Pacino, David Beckham, Lenny Kravitz, Quentin Tarantino, Antonio Banderas e molti altri figuriamoci noi donne.
Crazy manicure, french manicure, smalti sfolgoranti, adesivi colorati con microdisegni di ogni tipo, cristalli Swarovski, strass e microperline sono alcune delle armi a disposizione; per sparare a salve o per commettere un delitto?
Osservare le unghie di celebrities e non sembra diventata una vera mania, per criticare, copiare o semplicemente curiosare.
Se decidete cosa indossare in base allo smalto applicato sulle vostre unghie sappiate che quell’ingenuo boccettino colorato armato di pennello vi ha trasformato in nail polish addicted.
Anche la scelta della tonalità non è casuale, più o meno consapevolmente compiamo un atto significativo. Arancione significa radiosità, blu fermezza, verde equilibrio, viola un mix di eccitazione e tranquillità, marrone concretezza, nero mistero. A voi la scelta.

Buona manicure,
A.

lunedì 22 novembre 2010

Smalto Mania


Ricordo che un’estate, avevo circa 11 anni, ero stata invasa dal desiderio di avere tanti smalti di tutti i colori. Essendo in vacanza mi erano concesse alcune piccole trasgressioni che durante l’anno scolastico erano proibite. Armata del mio borsellino preferito, ero andata al mercato ed avevo comprato qualche boccettina colorata di vernice per unghie. Che felicità!
Mi piaceva dipingere le unghie di colori diversi e il culmine della mia realizzazione è avvenuto quando, mettendo in condivisione i miei smalti con quelli della mia amica, sono riuscita ad avere 10 differenti tonalità contemporaneamente sulle mie mani.
Con il passare degli anni e delle mode il secondo cassetto della mia scrivania, deputato a contenere l’eccessiva quantità di smalti in mio possesso, è stato un po’ trascurato. Guardavo le vernici per unghie verde acqua, nera, viola, rossa o color aragosta con disgusto e profonda incredulità. A livello conscio avrei potuto giurare che quei vasetti sarebbero rimasti chiusi e inutilizzati per sempre ma a livello inconscio qualcosa mi tratteneva dal buttarli.
Anche questa volta la personalissima regola che mi impone di non gettare via nulla si è dimostrata valida ed efficace! Gli smalti sono tornati sotto i riflettori e io sfoggio con implacabile orgoglio ogni colore. Beh, tutti tutti proprio no, però la maggior parte sì; per la gioia dei miei occhi ma un po’ meno per quella del mio ragazzo che proprio non riesce a capire i miei attacchi di smalto mania.
Soddisfatta della mia collezione ricordo però di aver sempre guardato con un po’ di sospetto uno smalto in particolare, color marrone fango. Se ci penso adesso sorrido perché è la versione cheap e vintage di uno dei più desiderati oggi: Chanel n.505 Particulière!

A presto, con il post “nails watching”,
A.

sabato 20 novembre 2010

Kate Middleton, l'anello e il vestito

"Waity Kate", così l'aveva soprannominata il Regno Unito, ha finito di aspettare: infatti ha ricevuto la proposta di matrimonio  da William  in Africa, quando si trovavano in Kenya, in mezzo ai leoni e ai rinoceronti, per un viaggio segreto.
In Inghilterra è scoppiata la febbre da matrimonio reale.
L'annuncio del fidanzamentio ufficiale è stato dato il 16 novembre dalla Clarence House, residenza ufficiale del principe di Galles e pare che il matrimonio sarà celebrato la prossima primavera.
Tutti gli occhi  delle signore però sono puntati sullo splendido anello di fidanzamento che il principe William ha donato a Kate, un gioiello di grande valore e di rara bellezza: uno zaffiro blu dal taglio ovale circondato da una corona di quattordici diamanti, che Carlo donò a Diana 30 anni or sono.

Anello fidanzamento Kate Middleton

Un anello che ha anche una storia alle spalle: nel 1997, quando morì Lady D, il principe Carlo portò i due figli nella residenza di Kensington Palace, dicendo loro di scegliere un ricordo della mamma scomparsa. William scelse un orologio di Cartier, un modello Tank Francaise in oro che Diana aveva usato anni prima per insegnare ai figli a leggere l'ora. Harry, invece, prese l'anello per poi donarlo al fratello in occasione del fidanzamento.

«È il mio modo di assicurare che mia madre non si perda la giornata di oggi - ha spiegato il principe William, in occasione dell'incontro con la stampa della coppia di futuri sposi -, la bellezza e il sentimento di questa giornata e il fatto che io e Kate passeremo insieme il resto della nostra vita». Il matrimonio si annuncia da favola, e tra i sudditi di Sua Maestà dilaga l'euforia.

Anello con Zaffiro

Intanto, a pochi giorni dall'annuncio del fidanzamento ufficiale, c'è stata una e vera e propria impennata nella richiesta di anelli con zaffiro. Per quelle che si accontentano, si possono trovare delle copie in plastica dell'anello di fidanzamento reale a 35 sterline (circa 40 euro) in tutte le strada di Londra!

Ma alle fashioniste non sarà sfuggito, vedendo le immagine divulgate dai media, quante classe ha la bella Kate: per l'occasione infatti si è presentata con un bellissimo vestito blu zaffiro (che si intonava perfettamente con l'anello) della stilista brasiliana Daniella Issa Helayel, in vendita nelle boutique per 399 sterline, pari a 468 euro e che è andato letteralmente a ruba in tutti i negozi del reame nel giro di 24 ore.

Principe William e Kate Middleton fidanzati

Ma lo stile di Kate Middleton riuscirà ad eguagliare quello della splendida Lady D??

Lady Diana e Kate Middleton cappello piume

Lady Diana e Kate Middleton pantaloni bianchi

Lady Diana e Kate Middleton abito rosa


c.

venerdì 19 novembre 2010

Altro che product placement...

Altro che product placement...
Altro che product placement... di Annina440

Alcuni film vengono apprezzati per la trama, altri perché sono avvincenti, altri ancora perché divertenti. Ci sono film capaci di ricostruire importanti eventi storici, di stupire e lasciare lo spettatore a bocca aperta o di commuovere. Infine ci sono film che diventano celebri per i costumi e gli accessori indossati dai protagonisti della storia. Un esempio su tutti è “Sex and the city” (ma anche “il diavolo veste Prada” e “I love shopping” non sono da meno). Non esiste fan del telefilm che non si sia precipitata al cinema, armata di tacco 12, per vedere Carrie&co alle prese con le loro vite sentimentali. Nessun blog, forum o chiacchiericcio tra amiche ha trascurato di parlare degli abiti e degli accessori indossati dalle attrici. Molte hanno pubblicato, outfit per outfit, il prezzo e lo stilista che ha creato quei meravigliosi oggetti del desiderio; moltissime hanno trascorso ore navigando in internet per scoprire la griffe dell’abito che Carrie indossa durante la lettura del suo libro, qual è il modello della borsa di Samantha, dove acquistare il grembiule da cucina con cupcakes di Charlotte o i colori in cui è disponibile il poncho di Miranda.

La nuova applicazione Interactive Video for Fashion di Avanade  promette miracoli e farà risparmiare molto tempo a tutte le fashion addict. Basta cliccare su un particolare che ha catturato l’attenzione (le scarpe del protagonista, un accessorio…) per far comparire una finestra di dialogo in cui sono contenute tutte le informazioni sul prodotto (modelli, colori, prezzo): c’è la possibilità di comprarlo oppure salvarlo e proseguire con la visione e lo shopping!

Ecco come le tecnologie stanno cambiando il settore sales and marketing!Nessun film o prodotto audiovisivo è “ingenuo” dal punto di vista del product placement: gli oggetti presenti sono frutto di scelte precise e mirate.
A.

 

giovedì 18 novembre 2010

Valentino for Gap

Ritiro tutto quello che ho detto, anche Gap, che apre un nuovo store a Milano sabato 20 novembre in Corso Vittorio Emanuele, avrà una sua limited edition e metterà a disposizione, in esclusiva, una collezione creata dalla maison di Valentino (che potrà essere acquistata anche nei negozi di Londra e da Colette a Parigi).


Si assisterà quindi ad un'anteprima del delirio di Lavin for H&M??!! Forse no, perchè la data di lancio della collezione non è ancora stata definita, sul sito appositamente creato per l'apertura del negozio milanese, viene semplicemente detto che sarà disponibile da fine novembre.
Solo una cosa è sicura: ci sarà da aspettarsi le file chilometriche che oramai siamo abituate a vedere (soprattutto nel week end e sotto le feste) snodarsi dalla porta di ingresso di Abercrombie & Fitch in Corso Matteotti. 

Ma torniamo alla collaborazione di Pier Paolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri, direttori artistici della firma Valentino, con Gap; loro dicono:

“Ci fa molto piacere che Gap abbia pensato a noi come partner per questo progetto importante. In questo modo Valentino e Gap sintetizzano la tendenza attuale che combina lusso e basic”.


E sicuramente il risultato è davvero apprezzabile, guardate con i vostri occhi qui sotto:


Si tratta di una rivisitazione dei capi-icona di Gap in chiave haute couture; una linea essenziale, dunque, che racchiude però l’eleganza e lo stile che da sempre contraddistinguono la maison Valentino.
Questa collezione, frutto della collaborazione fra i due brand e del loro modo di vedere la moda (da un lato il minimalismo di Gap e dall’altro il fascino senza tempo di Valentino), sarà dedicata esclusivamente alla donna e comprenderà 7 diversi capi: t-shirt, felpa, gonna, pantaloni, e parka declinato in 3 modelli (giacca, giubbotto e bolero); pochi pezzi basici, facili, mixabili tra loro o con quello che si ha già nell'armadio .

I costi?? Ancora non si sanno, probabilmente lo scopriremo solo al momento della vendita, ma di sicuro a prezzi da Gap.

Per chi potrà esserci sia il 20 (da Gap a Milano) che il 23 (in uno degli store H&M selezionati per il lancio della collezione Lanvin), la sfida sarà riuscire ad accaparrarsi i capi desiderati tra la folla impaziente, soprattutto cercando di amministare bene il proprio budget.

E se passando davanti a Gap Milano (un mega store suddiviso in 3 piani con le collezioni Gap, GapKids, babyGap, GapBody e GapMaternity) troveremo davvero una fila esagerata, non disperiamo troppo, lo shop online spedisce finalmente anche in Italia, per la gioia di tutte noi fashioniste.

Prossimo appuntamento?? A dicembre ci aspetta l'apertura di Banana Republic, altro brand americano, che aprirà a Milano un punto vendita esclusivo proprio a fianco di Gap, in corso Vittorio Emanuele.




c.

mercoledì 17 novembre 2010

Potere d'acquisto

Potere d'acquisto
Potere d'acquisto di Annina440


“Il potere di acquisto di una moneta ci dice quanto bene composito (un paniere di beni utilizzato per la misurazione del livello generale dei prezzi) si può acquistare con un'unità della moneta in oggetto. Si capisce bene come all'aumentare del livello generale dei prezzi, cioè in presenza di inflazione, il potere di acquisto del denaro tenda a diminuire.” Fonte: wikipedia.

Quando guardo le vetrine di alcuni negozi ho la certezza di avere scarso potere d’acquisto; in altri invece il mio portafogli sembra essere una fonte quasi illimitata di risorse e felicità. Nel primo caso mi riferisco a Hermes, Prada, Jimmy Choo, Cartier e molti altri; nel secondo a Zara, H&M, Pull and Bear, Blanco ecc. Per fortuna esistono anche delle vie di mezzo in cui qualità e prezzo trovano un compromesso: Twin Set, Max&co, Liu Jo sono alcuni esempi.

Ciò che ha dato origine alla mia riflessione di oggi è la pagina 226 di Vanity Fair n.46 che ho appena finito di sfogliare. Solitamente apprezzo le didascalie delle pagine moda che indicano il prezzo di abiti e accessori fotografati perché mi consente di distinguere da subito gli oggetti del desiderio da quelli che è meglio non desiderare perché mi condurrebbero sul lastrico. In questo specifico caso ho avuto una strana reazione. Ecco la didascalia: “Collier (euro 63.600) e bracciale a catena (euro17.430) in oro rosa con brillanti e diamanti brown, anello con quarzo di fiume (euro 7.380) e con prasiolite (euro2.840), bangle con diamanti (euro 21.930)…”

Ed ecco gli steps della mia reazione:
  1. Che cosa? 63.600 euro?! Se avessi sessantatremila e seicento euro da spendere in qualcosa di futile credo farei un bel viaggio, oppure comprerei più oggetti di ottima qualità tutti in una volta (una borsa di Miu Miu o Prada o Chanel, un paio di Manolo Blahnik, un gioiellino da Tiffany, un vestito di Alberta Ferretti o Valentino o Luisa Beccaria, un completino intimo La Perla, il borsellino di Louis Vuitton in vernice con doppia cerniera, la skull scarf di Alexander McQueen…) e credo avanzerebbe ancora un gruzzoletto per offrire una buona cena o un pomeriggio di relax agli amici alle terme.
  2. Il mondo è bello perché è vario e chi ha un potere d’acquisto che io nemmeno oso immaginare fa bene a comprare qualche gioiello super lusso, se ci tiene.
  3. Il potere d’acquisto dipende dai punti di vista: ci sarà qualcuno che sfogliando Vanity Fair e leggendo quella didascalia dirà: “Fantastico! Aggiungo subito quel collier alla lista per Babbo Natale!”?

Ma il mio quesito finale resta sempre lo stesso: chi non desidera maggior potere d’acquisto?

Buona giornata,
A.

sabato 13 novembre 2010

Day and night

Day and night
Day and night by Annina440

A partire da due punti fermi (camicia e rouge vernis Chanel) due look diversi ma complementari. La versatilità di alcuni capi li rende perfetti in diverse occasioni e adatti a tutte le ore della giornata.
Chic Day or Luxury night: quale preferite? Io tendo a sinistra; per la praticità e la versatilità il look si presta ad essere indossato in questo grigio sabato pomeriggio.

Buon weekend,
A.


venerdì 12 novembre 2010

Olivia Palermo - Guide to style


Socialite è il termine usato per definire ragazze che provengono da famiglie ricchissime e presenti a tutti i party più esclusivi, consapevoli che la loro presenza li renderà certamente “in”. Principale prerogativa è quella di essere sempre sotto gli occhi di tutti.
Se Paris Hilton fa parlare di sé grazie al suo look da Barbie, agli scandali a luci rosse e alle bravate che le creano problemi con la giustizia, Olivia Palermo si contraddistingue per il suo gusto in tema di moda.

Non c’è blogger o trend setter che non abbia scritto una nota positiva sul suo stile elegante ma al tempo stesso disinvolto. Credo che il suo nome non sia mai stato menzionato nelle classifiche delle celebrity peggio vestite: ogni uscita è un successo e i suoi outfit sono sempre sobri e azzeccati.
L’elogio naturalmente si limita all’aspetto estetico poiché pare sia antipaticissima, o per lo meno così appare in The City (reality television series, spin-off di “The Hills”, in onda su MTV).


Ciò che la rende punto di riferimento in fatto di stile è la nonchalance con la quale unisce luxury e low cost, H&M ed Hermes.
Il suo stile molto Gossip Girl - Upper East Side è semplice, lineare, con punte bon ton ed accessori esclusivi. Mai esuberante riesce comunque a contraddistinguersi e a catturare l’attenzione senza scadere nel cattivo gusto. E’ l’anti-volgarità.
Naturalmente ha un fedele alleato dalla sua parte: il portafogli, sicuramente griffato e pieno di inesauribili risorse.

E’ sempre impeccabile e perfetta, ovunque. Vacanze a Portofino, brunch con le amiche o per le strade di New York a fare shopping… Non ha importanza l’eleganza e lo stile regnano indistintamente. Questo la rende una fashion icon.
Il brand spagnolo Mango l’ha voluta protagonista, insieme all’attuale fidanzato, il modello tedesco Johannes Huebl, nell’ultima campagna pubblicitaria per l’inverno 2010.



Anche il marchio casual chic per eccellenza, Hogan, non ha reistito al suo fascino.

A.

mercoledì 10 novembre 2010

presentiamoCI



c. si presenta! :)

1. al ristorante sono felice quando posso ordinare...
cibi giapponesi o una pizza

2. sul mio comodino c'è il libro di...
"MARILYN MONROE FRAGMENTS. POESIE, APPUNTI, LETTERE"

3. le mie caramelle preferite sono...
le Alpenliebe

4. la borsa dei sogni è di...
Miu Miu

5. il vero cult tv...
CSI, che oramai è arrivato alla 10°stagione; ma non dico mai di no ad una puntata del mio adorato Sex & The City

6. bevo volentieri...
un the Earl Grey o un succo di frutta alla mela

7. quando ho mal di testa prendo...
Feldene sublinguale o MomentAct

8. "il bello dei belli" ha il volto di...
Johnny Depp, senza dubbio!

9. il mio pullver più amato è...
adesso un maglione nero lungo, con collo a "v" e vita stile impero

10 sigarette?
NO!

11. cibo anti-dieta, voi dite quello che vi pare, ma io non riesco a restistere...
al cioccolato e alla Nutella, li adoro!

12. vanitas vanitatum. la marca di riferimento per la bellezza?
uso molto i prodotti dell'Erobolario, ma mi piacciono tanto anche la Roger&Gallet e La Perlier

13. a cosa non riusciresti a rinunciare?
alla mia macchina fotografica, alla lettura prima di andare a dormire e allo shopping!




c.

martedì 9 novembre 2010

Gossip Girl: Serena van der Woodsen vs. Blair Waldorf

Non è il solito e riduttivo dilemma irrisolvibile “bionda o mora?” che scinde in due gruppi, ugualmente numerosi, uomini e donne di tutto il globo; si tratta di due categorie diverse non solo da un punto di vista estetico ma anche caratteriale, affettivo, psicologico e comportamentale.


A livello di outfit la diversità si traduce in alcuni caratterizzanti accorgimenti: borchiette chic o fiocchi bon ton? Leggings o collant coprenti? Capelli sciolti e naturali o cerchietti? Colletto rialzato portato con sportiva disinvoltura o camicie abbottonate fino all’ultimo occhiello? Shorts di jeans o vestaglia di seta? Indy bag di Gucci o handbags di Chanel? Gilet radical chic e jeans skinny o camicetta con rouches e gonna a tubino? Ciondoli e catenine o filo di perle? Vestitino di pailettes o tailleur? Gloss o red lipstick? Stivali con frange (tipo Minnetonka) e tronchetti o luxury francesine ed eleganti décolleté? Colori naturali o tonalità forti? Rock chic o sexy bon ton?





Il loro modo di apparire si traduce in una opposizione caratteriale e comportamentale: scusarsi o vendicarsi? Imprevedibilità o tradizione? Dagli errori si impara oppure meglio nasconderli per non apparire fragili? Disordine o ordine? Naturalezza o contegno e compostezza? Passeggiate sui marciapiedi di Nwe York con gli auricolari alle orecchie o pigiama party con amiche che ci adorano? Vivere il presente o architettare il futuro? Colazione in un bar qualunque perché l’importante è la compagnia o brunch al Palace Hotel? Taxi o autista?
Anche in campo sentimentale le scelte non possono che essere diverse: Den Humphrey o Chuck Bass?



Insomma: ricca Cenerentola o vendicativa Biancaneve?
Io ho scelto: un po’ l’una e un po’ l’altra! E voi da che parte state?

Buona giornata,
A.