Pages

venerdì 29 ottobre 2010

Clio MakeUp

Non so voi, ma io sono sempre stata una frana con il trucco e a differenza della mia carissima amica A., l'altra scrittrice del blog, mi trucco raramente e in modo molto molto leggero.

Essendo quindi poco esperta del mondo dei trucchi, per le occasioni in cui necessitavo di aiuto o di un trucco particolare ho iniziato a guardarmi in giro on line e ho trovato su YouTube la mia guru del make up: Clio Zammateo.
La conoscete?





Oltre ad essere la dimostrazione che seguire i propri sogni a volte è possibile, con un po' di impegno, determinazione e tanta tanta bravura, Clio è semplicemente adorabile! E' diventata famosa sul web con i suoi fantastici tutorial sul trucco pubblicati sul suo canale di youtube: Clio MakeUp, i primissimi completamente in italiano e presentati da una persona che, oltre ad essere spontanea e alla mano, è davvero competentissima (ha studiato allo Ied e poi ha seguito delle scuole a New York, dove attualmente abita) e bravissima a spiegare tutti i passaggi necessari per avere un make up perfetto.

La camera di Clio

Grazie a lei, la mia relazione difficile con il make up è notevolemente migliorata: con i suoi tutorial sono riuscita a capire qual è il trucco più adatto a me e a cosa servono tutti quei pennelli che  vedevo da Kiko, Sephora e altri negozi simili!  Prendo sempre ispirazione da lei  soprattutto per le occasioni  importanti, dalla serata speciale con un ragazzo alla festa di Capodanno o Halloween.
Proprio per quest'ultima occasione Clio ha rilasciato un intervista a Vogue.it e ha fatto un tutorial speciale, con un trucco audace ispirato ad una fotografia d'archivio di Vogue Italia.

Clio al lavoro

Con i suoi 27 anni Clio non è solo una make up artist, che collabora con riviste importanti e fotografi eccezionali, ma è autrice di due bellissimi libri sul trucco e collaboratrice di Pupa, marca di prodotti per il make up usatissima dalle sue fedeli fan.

A proposito di fan, Clio ha anche un account su Twitteruna pagina su Facebook che segue assiduamente, aggiornando gli status e pubblicando video e tutorial costantemente; c'è anche da aggiungere che molto spesso fa dei bellissimi giveaway sia con estrazione random, sia a votazione (spesso su makeup ispirati a fotografie!)... Non si può chiedere di più!!


Cosa aspettate a diventare sue fan, ancora non lo siete?? :)


c.

giovedì 28 ottobre 2010

Non chiamateci sacchetti!! - Creative Handbags

Dopo le shopping bag proposte nel post precedente, questa volta parliamo di altre borse, che non sono propriamente borse ma nemmeno dei semplici sacchetti di plastica: molti negozi infatti si sono infatti cimentati nel lancio di handbags che non solo riportano il loro logo, ma sono delle vere e proprie pubblicità di design.

Qui in Italia non se non vedono molte,  anzi non se ne vedono proprio!! L'unica  borsa del genere è stata la shopping bag proposta da Max&Co all'ultima edizione della VOGUE FASHION'S NIGHT OUT di Settembre a Milano


E' un peccato, perchè oltre ad essere un veicolo pubblicitario sono carine non solo da portare in giro, ma anche da vedere mentre si fa shopping! :)

Ve ne mostro qualche esempio:


Questa è la handbags proposta da Lipton per il lancio del suo nuovo thé verde, non è carinissima??


E questa invece è la handbag proposta dagli showroom Golf: come non sorridere di fronte a questo piccolo capolavoro?


Handbag per scarpe...


... e handbags per fashioniste!

Ma come tutta la pubblicità, queste borse possono essere usate anche per fare un po' di campagne a sfondo sociale:


Questa borsa ci ricorda quanto sia importante prendersi cura degli anziani...


... E questa di quanto ci sia sempre bisogno di donatori volontari di sangue...


... e da ultima la handbag animalista di Greenpeace!


Quindi, non chiamateli sacchetti!! :)





c.

martedì 26 ottobre 2010

Mi piaci da morire

“Una scrittura brillante e fresca, farcita di citazioni prese dal gossip, dal cinema e dalla tv.” Il Messaggero
E’ il classico libro leggero, che non necessita di particolare concentrazione e che si lascia leggere tutto d’un fiato, o quasi.
Lo consiglio come pausa dopo un libro molto impegnativo, molto drammatico o molto noioso. Oppure, tra un esame universitario e l’altro, quando alla tv non c’è nulla o mentre aspettate di uscire e siete stranamente in anticipo!
Una commedia con tema amoroso la cui protagonista trentenne-sfortunata-in-amore, as usual, vive a New York (ma è italiana) con due coinquilini sui generis (un gay eccentrico che vorrebbe adottare un bambino e una cantante di colore esperta di astrologia), sogna di diventare scrittrice ma nel frattempo si accontenta del lavoro che ha e sopporta le due anziane e acide signore che glielo offrono.
La parte iniziale è semplice, lineare; i contenuti non si contraddistinguono per la loro originalità ma la seconda metà del libro, quando Monica, la protagonista, finalmente conosce “l’uomo giusto”, acquisisce un po’ di frizzantezza e incuriosisce il lettore.
Frivolezza, comicità, ironiche sfortune e situazioni incredibili lasciano comunque spazio a momenti di riflessione. Ecco la lezione del libro:
Izumi (l’infermiera, n.d.r.) mi sorride e si siede sulla sedia accanto a me, mi dà un fazzoletto per asciugare le lacrime. Ho come la sensazione che mi voglia comunicare qualcosa, ma che stia aspettando il momento giusto. “Tu devi essere felice ora perché sei in punto buono”, mi dice in modo un po’ sibillino, ma molto solenne.
“Come faccio ad essere felice?”, dico asciugandomi gli occhi. “Ho fatto male ai miei amici, non so chi sono e non so cosa voglio. Faccio schifo come essere umano”.
“Tu sei creatura amata da Universo perché sei unica e perfetta così. Qualunque decisione tu prendi è perfetta perché è la tua. La vita è semplice, basta aprire la porta giusta. Scegli la porta giusta e arriverà una valanga di belle cose perché nella tua vita conta solo te, il resto è opzione. Scrivi tu la tua storia e vivila con amore.” Izumi ha una saggezza così semplice e serena che mi contagia.

A.

lunedì 25 ottobre 2010

Shopping Bag

La direttiva dell’Unione Europea EN 13432 vieta, a partire dal 1° Gennaio 2010 la produzione e la commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili, le tradizionali shopping bag di polietilene. Giusto per essere sempre coerente con se stessa l’Italia non è stata in grado di rispettare la scadenza indicata e il governo italiano ha ottenuto una proroga del provvedimento di un anno, perciò la data è rimandata al 1° gennaio 2011.
Le fashion girl più aggiornate hanno già da parecchio tempo nell’armadio la “I’m not a plastic bag” ideata da Anya Hindmarch. Dapprima accessorio di nicchia, è divenuto must have generale tanto da essere introvabile e acquistabile solo su ordinazione. 10 Corso Como è stato l’unico punto vendita in Italia e nei supermercati Sainsbury c’è stato un immediato tutto esaurito. Come per ogni crisi che si rispetti, la carente tiratura della “I’m not a plastic bag” ha portato alla speculazione finanziaria: la modica cifra di partenza, 5 sterline, è lievitata e c’è chi è riuscito a venderla per più di 150 euro! Più che fashion victim, che già è un termine che mi piace poco, direi fashion stupid!




Ecco una carrellata delle mie shopping bag preferite:

Louis Vuitton

Furla



Chanel




Infine la Pinko Bag. Questo modello solleva l’arduo problema riguardante la linea sottile che distingue shopping bag e city bag. Io la considero adatta per lo shopping!
 


Il confine shopping e city bag è spesso assente e vi è contaminazione tra i generi. La maggior parte delle griffe più celebri hanno una linea leggermente più economica che cerca di coniugare la comodità e la capienza della borsa comunemente usata per fare la spesa con la bellezza e la qualità delle borse che contengono il piccolo mondo che ogni donna porta con sé ogni giorno.

Gucci
 

Fendi



Louis Vuitton



A me piacciono soprattutto per la loro comodità e praticità anche se ne va dosato l’utilizzo, assolutamente vietato in certe occasioni.


A.

domenica 24 ottobre 2010

Matilda by Liu Jo



Matilda, il piccolo "gioiello" della collezione Liu-Jo primavera/estate 2010 a cui poche hanno saputo rinunciare (io non ho resistito e l'ho ricevuta in regalo nera per il compleanno!!) torna nella nuova collezione autunno/inverno 2010 in cinque colori diversi (Grape Juice, Cappuccino, Nero, Berry e Blue Night), per ravvivare le nostre grigie giornate invernali.
Da portare al braccio in qualsiasi momento della giornata, questa tote bag ha un look grintoso (sia per le dimensioni che per il suo materiale innovativo, pvc effetto vernice, ma morbidissimo!) addolcito dalle pietre poste alla base delle maniglie.


Questa borsa, oltre ad essere diventata un must have per le modaiole, è stata anche al centro di un piccolo fenomeno mediatico, è stata infatti protagonista assoluta di due bellissimi spot, andati in onda per un periodo limitato di tempo, che hanno entrambi come base la canzone "Matilda, Matilda" di Harry Bellafonte:

collezione primavera/estate: http://www.youtube.com/watch?v=_5fpZK5BrWo
collezione autunno/inverno: http://www.youtube.com/watch?v=sESAWpV0Ups


Che altro dire? Andate sul sito di Liu-Jo per trovare il corner shop più vicino a voi e acquistare Matilda al prezzo di circa 140 euro. (sito di lancio LIU JO)


c.

giovedì 21 ottobre 2010

Shopping: un'esperienza multisensoriale

Si sa, lo shopping nel tempo è divenuto un atto compiuto in modo sempre più consapevole. Anche coloro che si lasciano trasportare irrazionalmente da raptus selvaggi e acquisti fulminei in realtà sono consapevoli del gesto che stanno compiendo.
L’atto di acquisto non coinvolge più solo la vista e il tatto ma è divenuto un’esperienza multisensoriale che coinvolge anche olfatto, udito e talvolta gusto.

Vista: tra i cinque sensi è il più esplicitamente coinvolto, basta pensare all’attenzione dedicata alle vetrine, alla disposizione dell’abbigliamento nei negozi, ai manichini dalle sembianze sempre più umane, alle ore di lavoro dei fashion editor per rendere appetibili copertine e servizi di moda super patinati. Niente di ciò che si trova in boutique, centri commerciali, megastore, supermercati, negozi è collocato casualmente; ogni oggetto del desiderio ha la sua corretta posizione con un unico scopo: incentivare l’acquisto. Anche gli specchi e l’illuminazione hanno un ruolo fondamentale: la giusta inclinazione e il corretto posizionamento sono in grado di togliere i chili di troppo!
Se poi invece di luci che agevolano l’individuazione del proprio possibile acquisto regnano neon, faretti colorati o addirittura il quasi buio, ecco che il consumatore diviene vittima di un esperimento da cavia di laboratorio.

Tatto: sono ormai sempre meno le boutique esclusive in cui la presenza della commessa è indispensabile perché sono rari gli oggetti in mostra. Tutto è a portata di mano, si può toccare e provare. La finalità non è soltanto quella di verificare di persona la qualità del materiale con cui è stato realizzato un determinato capo d’abbigliamento o accessorio ma quella di provarlo, vedersi addosso il proprio oggetto del desiderio e immaginare le varie situazioni in cui è possibile sfruttarlo.
Olfatto: spruzzare qualche goccia di profumo nel negozio è un gesto carino per rendere più invitante l’ambiente. Quando però la quantità diventa sufficiente per riempire una vasca da bagno la funzione diventa di riconoscimento. Sembra un metodo pavloviano: il consumatore sente un odore che per associazione è collegato ad un’esperienza piacevole e ne è attratto! Qualche esempio? Siete mai entrati da Abercormbie? E da Blanco? Oppure da Imaginarium (negozio di giocattoli)?
In realtà c’è un rischio: se la fragranza scelta non piace oppure stimola il mal di testa il cliente è invogliato alla fuga! Secondo il mio personalissimo gusto Abercrombie profuma troppo di dopobarba mentre Blanco è troppo vanigliato! Il profumo di Imaginarium invece mi piace, per la gioia dei miei nipoti!

Udito: sempre più raramente, anzi mai, i negozi e i centri commerciali sono posti silenziosi e tranquilli. Non solo il vocìo, che talvolta è uno starnazzo, fa da sottofondo alle ore di shopping ma anche vere e proprie compilation create appositamente per la griffe più in voga! E perché non invitare un deejay munito di consolle e casse che amplificano il suono per attirare mandrie di adolescenti confuse? L’inaugurazione del negozio Sephora in corso Vittorio Emanuele a Milano ne è stata la dimostrazione. A questo proposito è impossibile non menzionare Radio Mc Donald’s.
Su un piano opposto ci sono quei negozi che vendono prodotti naturali, per il benessere che infondono musiche rilassanti degne di un’oasi relax in un centro massaggi o di una seduta di yoga.

Gusto: dove il cibo è gratis c’è sempre tanta gente. Un po’come le formiche che sul calar della sera camminano più in fretta che possono verso un’area pic nic ormai abbandonata dagli umani. Senza cibo (o cocktails), anche l’inaugurazione del locale più esclusivo rischia di essere un flop. Lo sanno bene estetiste e parrucchiere che offrono caffè, the, mini panini (altrimenti guai alla linea!) e flute di champagne in cambio dell’ultimo pettegolezzo in circolazione. Lecca lecca, caramelle e cioccolatini non vengono disdegnati nemmeno dal dietologo più incorruttibile. E se poi dalla costola di un negozio nasce un bar esclusivo? Ecco che l’abbinamento shopping-cibo ha avuto il suo degno compimento! I centri commerciali, la Rinascente a Milano, 10 Corso Como non sarebbero la stessa cosa senza cibo. E che dire del Bar Gucci in Galleria a Milano o dei vari bar/ristoranti Armani? Luoghi esclusivi per palato e portafogli!
A.

mercoledì 20 ottobre 2010

Autunno

E’ arrivato l’autunno: non sono solo le foglie gialle, le prime nebbie, le cimici, il primo freddo, il cambio degli armadi, i palinsesti televisivi e una ritrovata pigrizia a ricordarmelo ma anche… Le mie gambe! Le mezze stagioni portano prurito alle mie gambe! Sarà perché durante l’estate le coccolo con creme, cremine e prodotti di ogni tipo mentre dopo, sono sincera, le trascuro un po’; sarà perché sono un po’ allergica ad alcuni tessuti o chissà per quale altra ragione… Le mie gambe prudono e sembrano avere un’insaziabile sete di crema. I-DRA-TA-ZIO-NE.
A far compagnia alle gambe ci sono le mani: loro non prudono ma sono secche e non posso fare a meno di tenere in borsa una crema idratante. Non sopporto quelle che ungono, quelle troppo “pesanti” e ho trovato la formula giusta nella mia Bilba Erborist, economica ma di dimensioni piuttosto ingombranti (in clutch e pochette non ci sta affatto, che tragedia!). Non sopporto nemmeno i saponi dei bagni pubblici perché sono troppo aggressivi e subito dopo essermi lavata le mani urge l’emergenza crema! La consistenza e l’odore che tollero meno è quello del sapone-schiuma del Mc Donald’s, una via di mezzo tra lo zolfo e il limone… Blè! SEC- CHEZ- ZA.
Un prodotto evergreen, trasversale a tutte le stagioni è il burro cacao: non posso stare senza e lo uso come anche come base per gloss e rossetti (non riesco ad applicarli sulle labbra “nude”). Prima di andare a letto devo assolutamente mettere il burro cacao. Trovo che il migliore sia quello classico di Glysolid; non sono una fan del Labello ma posso fare eccezioni. MA-Nì-A.
Penso: se venissi privata di questi 3 prodotti (crema per il corpo, per le mani e burro cacao) potrei sopravvivere? Credo che sarei super infastidita! FA-STI-DIO.
Ma è un fastidio reale o una fissazione? FIS-SA-ZIO-NE.
Quando sto terminando una crema che non è contenuta in un vasetto mi sorprendo mentre cerco di tagliare il tubetto o l’innovativa confezione per vedere se è davvero finita o se posso sfruttarne ancora un po’. Ci avete mai fatto caso? Ne resta dentro tantissima… E, quel che è peggio, è che questi originali packages contengono sempre i prodotti più costosi, quelli che si pagano a micromilligrammo. Mi danno immensa soddisfazione le confezioni che permettono di sfruttare tutto il loro contenuto senza sprecarne nemmeno una goccia oppure quelle trasparenti, che permettono di vedere lo stato di consumo. SPRE-CO.
C’è chi pensa che siano disturbi da persona poco normale ma io penso: chi stabilisce la soglia tra normalità e anormalità? NOR-MA-LI-TA'.
Buona giornata! DI-VER-TI-MEN-TO.

A.

martedì 19 ottobre 2010

GET WARM

Il freddo è ufficialmente arrivato, lo dicono anche i meteorologi e, nonostante la maggior parte di noi ragazze vorrebbe un'estate perenne per sfoggiare abitini, sandali e pelle abbronzata, dobbiamo rassegnarci e iniziare a cercare cosa ci propone quest'anno la moda inverno.
Ma cosa si vede in giro?? Maglioncioni oversize, cappe e poncho in tricot, cappottoni di lana, sciarpone intrecciate, etc. Cosa c'è di più bello che coprirsi per bene quando fa così freddo??

Stefanel continua a proporre la sua sofisticata linea di capispalla e maglie oversize in morbidissima lana da abbinare con minigonne vertiginose o pantaloni aderenti.




Per chi invece è un po' più squattrinata, come me, può benissimo trovare capi oversize e maglioni di lana intrecciata da Playlife, che per quest'inverno propone maglie caldissime, golfini e pullover traforati o a trecce e accessori da freddo polare.





Abbiamo capito che la tendenza per questa collezione autunno/inverno 2010 è la maglieria, e anche H&M (alla portata  di tutti  i portafogli!) propone una serie di abiti  e maglie caldissimi con la collezione "get warm" caratterizzata da capi oversize in tricot e lana, tutti coloratissimi e facili da indossare.
 

Che altro dire? Buon freddo! :)

c.

lunedì 11 ottobre 2010

La top 20 dei migliori attori degli ultimi 20 anni

Imdb (o anche Internet Movie DataBase) ha stilato la classifica dei 20 migliori attori degli ultimi 20 anni e, ovviamente, tra i fortunati ci sono molti dei miei attori preferiti, ma mancano anche nomi secondo me importanti, ma quelli ve li dico dopo!

Procediamo con la classifica:
1. TOM HANKS
Con due premi oscar sulle spalle (per "Philadelphia" e "Forrest Gump"), sicuramente Tom Hanks, uno tra i miei attori preferiti, si merita il primo posto per la versatilità con cui riesce ad interpretare in modo perfetto i personaggi che gli assegnano. E' anche la voce di Woody in "Toy Story"! :)
La mia interpretazione preferita è sicuramente quella di Viktor Navorski in "The Terminal", troppo troppo tenero!

2. RUSSEL CROW
Attore dal grande carisma, ha interpretato meravigliosamente dei film molto belli, anche se non è proprio il mio tipo di attore. Di lui dicono "E' una forza della natura, Crow il carismatico sembra odiare quello che fa, ma lo fa in modo così divino che è difficile criticarlo".
La mia interpretazione preferita è quella di Max Skinner in "Un ottima annata".

3. DENZEL WASHINGTON
Candidato per 5 volte al premio oscar, Denzel Washington ne ha vinti ben 2 per le sue interpretazioni in "Glory" e "Training Day"; è indubbiamente uno dei miei attori preferiti e uno tra i più belli tra gli attori hollywoodiani di colore.
La mia interpretazione preferita è quella di Lincoln Rhymes in "Il collezionista d'ossa", che tra l'altro è uno dei miei libri preferiti di Jeffery Deaver.

4. JOHNNY DEPP
Ecco, lui è il mio attore preferito in assoluto perchè fa sempre il ruolo del bello e dannato, uomo che a noi donnine piace sempre così tanto! Imdb dice di lui "Johnny ha interpretato la canaglia, lo strano e l'assissasino, ma in qualsiasi modo, piace sempre. Oltretutto c'è sempre un'ombra di tenerezza e fragilità in tutti i suoi personaggi, da Jack Sparrow al Cappellaio Matto".
La mia interpretazione preferita è quella di Roux in "Chocolat".
(Ma perchè non gli hanno dato il numero 1??!!)

5. SEAN PENN
Cosa dire di Sean Penn? E' un attore fantastico, sia nel ruolo di spregevole avvocato in "Carlito's Way" o un uomo ritardo in "Io sono Sam",  ma anche dietro la telecamera è favoloso con capolavori come "Into the Wild" e "Milk".
La mia interpretazione preferita è quella di Harvey Milk in "Milk".

6. TOM CRUISE
Tom Cruise proprio non mi piace! E' un peccato lo so, perchè in "Top Gun" ci si lasciava proprio il cuore per un pilota così, ma a non va giù! Comunque Imdb piazza Tom al 6°posto e dice di lui "Amatelo, odiatelo o sentitetivi innervositi da lui, ma Tom si è più che meritato questo posto".
La mia interpretazione preferita è quella del Capitano Nathan Algren in "L'ultimo samurai".

7. WILL SMITH
Come si fa a non amare Will, che ha accompagnato i pomeriggi della nostra adolescenza con il pacchianissimo ma divertentissimo "Willy il principe di Bel Air"?? Non solo è carino, è un bravo giocatore di basket e un cantante discreto, ma è un ottimo attore! Dopo "Indipendance Day", il suo primo film, è stata una scalata verso il successo.
La mia interpretazione preferita è quella di Alex "Hitch" Hitchens in "Hitch".

8. GEORGE CLOONEY
Nonostante stia con la Canalis, George non riesce ancora a piacermi, anche dopo la villa in Italia e la depressione conseguente alla morte del porcello da compagnia; ma piace tanto alle  altre donne e quindi Imdb lo piazza all'8°posto adducendo questa motivazione "George è stato per lungo tempo un attore televisivo (e dico io, chi non se lo ricorda in E.R. quando faceva il dott. Ross??), è uscito allo scoperto solo negli anni 90 e dopo tre candidature al premio Oscar ne ha vinto uno con "Sahariana"; Clooney impersonifica quel fascino vecchio stile delle star di Hollywood degli anni Cinquanta e molto spesso utilizza tutta la sua influenza per nobili cause".
La mia interpretazione preferita è quella di Jack Taylor in "Un giorno per caso".

9. LEONARDO DI CAPRIO
Leonardo di Caprio è un altro degli attori che non sopporto, forse dopo il trauma del troppo mielenso ma soprattutto lunghissimo Titanic, ma ero troppo piccola per capire. In qualsiasi caso da lì non sono più riuscita a vedere un film con lui, anche per il doppiatore italiano, che secondo me ha troppo una voce da ragazzino. Attore prediletto da Scorsese, ha avuto una folgorante carriera con anche una nomination all'Oscar per la superba interpretazione in "Buon compleanno Mr.Grape".
La mia interpretazione preferita è quella di Billy Costigan in "The Departed".

10. BRAD PITT

Attore idolo della mia adolescenza, Brad ha iniziato la sua carriera con una parte da ladruncolo in "Thelma e Louise" (anche se io l'avevo già notato in una puntata di "Genitori in Blue Jeans" dove faceva il fidanzato di Carol!) ed è cresciuto sempre di più fino ad interpretare anche film di Tarantino. Imdb dice di lui "Brad è molto di più di una faccia carina".
La mia interpretazione preferita è quella di Tyler Durden in "Fight Club".

11. DANIEL DAY LEWIS
12. KEVIN SPACEY
13. JIM CARREY
14. IAN McKELLEN
15. MORGAN FREEMAN 
16. NICOLAS CAGE
17. CHRISTIAN BALE
18. ROBERT DOWNEY JR.
19. HEAT LEDGER (altro mio attore preferito)
20. JEFF BRIDGE (altro mio attore preferito)

Ma in questa classifica secondo me mancano nomi importanti, come Bill Murray (per me meraviglioso in "Lost in Translation"), Jean Reno ("Leon" o "Wasabi!) e Jude Law (quanto è carino in "Alfie"??!!).
Secondo voi, chi manca?


c.